Il neoeletto presidente del gruppo di lavoro, il francese Arnaud Rousseau, ha affermato: “La situazione è problematica e potrebbe peggiorare, causando perdite di posti di lavoro, specialmente nelle zone rurali. In Finlandia si riscontra un'enorme diminuzione delle superfici investite a colza. Alcuni agricoltori hanno smesso di produrne, causando la chiusura di impianti di pressatura. La situazione è particolarmente negativa anche in Germania – uno dei principali produttori di semi oleosi – dove si prevede una riduzione della produzione di colza pari a 1 milione di tonnellate per il raccolto 2015, rispetto al 2014. In Spagna, altro grosso produttore, si stima una riduzione della produzione di semi oleosi e colture proteiche, nonché delle superfici coltivate a girasole. Nel Regno Unito invece, un nuovo studio della Nfu prevede un calo del 36% nel reddito degli agricoltori, per via del divieto in questione e del divieto su altri agrofarmaci. In Italia e nel mio Paese, i produttori di mais sono stati altresì gravemente colpiti”.
Rousseau ha poi aggiunto: “Il problema consiste nell'assoluta mancanza di strumenti alternativi per la protezione delle colture primaverili, che vengono decimate dagli attacchi dell'altica. Sempre più agricoltori abbandoneranno la produzione di semi oleosi, in quanto troppo rischiosa se i due anni di sospensione per i trattamenti a base di neonicotinoidi diventeranno permanenti. La questione sarà una delle mie priorità durante il mandato biennale affidatomi di presidente del gruppo di lavoro "Semi oleosi e colture proteiche”.
Rousseau è produttore di semi oleosi e colture proteiche in Francia, nonché vicepresidente della Federazione di produttori di semi oleosi e colture proteiche francesi (Fop).
Sono scaricabili QUI I dettagli sul raccolto europeo di semi oleosi del 2014, che ammonta a 34,4 milioni di tonnellate e le stime per il 2015, che ammontano a 32 milioni di tonnellate. I dati, informa il Copa-Cogeca, sono soltanto provvisori e vanno trattati con cautela, in quanto non tutti gli Stati membri hanno presentato le stime definitive. La riduzione dovrebbe essere molto più drastica.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Copa Cogeca