Espressione dei passi compiuti dal 2011, anno di partenza del piano strategico decennale della casa di Treviglio poggiato sui pilastri dell'internalizzazione e dello sviluppo prodotto, il nuovo marchio è frutto di un rinnovamento stilistico del tradizionale simbolo raffigurante quattro elementi incrociati tra loro e del carattere tipografico.
 
Video d'introduzione al nuovo logo SDF

Obiettivo del nuovo marchio SDF è rappresentare, pur nella continuità espressiva con il precedente, l’attuale struttura e dimensione del Gruppo derivante dalle recenti mosse sullo scacchiere internazionale, in Turchia, Cina e Francia ad esempio, ma anche dall'innovazione prodotto raggiunta con l'introduzione delle Serie 9 e Serie 11 a marchio Deutz Fhar che hanno aperto il mercato delle alte potenze, delle nuove mietitrebbie C9000, ma anche dei nuovi Same Explorer o Dorado, tanto per fare qualche esempio.
 
Da sinistra Aldo Carozza, Lodovico Bussolati e Francesco Carozza

Il passaggio a SDF - ha spiegato l'amministratore delegato Lodovico Bussolati in occasione della conferenza stampa dello scorso 11 dicembre - rappresenta una scelta dovuta e la logica conseguenza del processo di internazionalizzazione, di sviluppo della gamma prodotto e di differenziazione dei marchi che ha caratterizzato la nostra azienda in questi ultimi anni".

Strategia vincente
In virtù degli investimenti in ricerca e sviluppo ma anche delle strategie di respiro globale, le previsioni del Gruppo sono positive.
"Prevediamo per l'anno in corso un incremento del fatturato dell'8 per cento" ha chiarito Bussolati.
Ciò significa che partendo dal risultato dello scorso anno di 1 miliardo e 212 milioni, si punta a raggiungere il miliardo e trecento milioni.

"Abbiamo incrementato la nostra quota di mercato Europa di 2-3 punti percentuali nonostante il periodo tutt'altro che positivo" ha affermato l'amministratore delegato. Un risultato imputabile a diverse ragioni tra cui l'ingresso nel segmento delle grandi potenze con Deutz Fhar.
"Sul fronte extraeuropeo - ha proseguito -, la crescita in termini di quota di mercato è stata del 22-23 per cento".

Un apporto fondamentale è arrivato dalla presenza diretta nel mercato turco, tra i più positivi a livello globale e teatro di importanti investimenti per la casa di Treviglio.
La crescita segnata in questo mercato da SDF è stata significativa passando dall'1,5 per cento del 2011 al 6 per cento con cui si chiuderà il 2015. Il target dell'azienda, pur a fronte di una previsione in calo di 20 punti percentuali del mercato turco dopo gli attuali livelli record, è quella di portare la propria quota di mercato all'8 per cento.
 
 
Inaugurazione del nuovo stabilimento Same Deutz-Fahr di Bandirma, Turchia 

Importante anche la presenza in Cina dove, ha spiegato Bussolati, "la crescita conseguente gli investimenti in strutture e prodotto ha portato a un incremento del 40-50 per cento della quota di mercato".

Per quanto riguarda l'Italia, dove la casa costruttrice ha il cuore della Ricerca&sviluppo ma anche della produzione, la quota di mercato è pari a circa il 16 per cento. La crescita è stata di 0,7-0,8 punti percentuali, in linea con le previsioni.
"I trend futuri sono positivi - è stato aggiunto in conferenza stampa - e l'introduzione, tra le altre novità, della sospensione Active Drive sulle macchine da frutteto Same, ha lavorato come importante propulsore sui mercati offrendoci una prospettiva futura positiva in linea con l'attuale andamento".

2016: la situazione è stabile 
"Non ci saranno evoluzioni positive del mercato europeo e, anzi, prevediamo una fase di sofferenza concentrata in particolare nei primi mesi dell'anno quando, con buona probabilità, toccheremo il livello più basso raggiunto fino ad ora" ha chiarito Bussolati.

Posto, come detto, un calo per il mercato turco, il management SDF conta comunque su una certa stabilità dei mercati a livello mondo, pur con qualche flessione negativa.

Tra i mercati in crescita, il Regno Unito oggi caratterizzato da dimensioni non significative, è investito dell'obiettivo di raggiungere una quota di mercato in linea con l'andamento europeo.

Per quanto riguarda gli obiettivi produttivi partendo dall'attuale situazione di 6 mila trattori prodotti all'anno, si punta alla soglia delle 8 mila unità all'anno. Passando alle mietitrebbie, il business è oggi di 400 unità annue con un target futuro di 7-800 unità, pari alla massima capacità produttiva dello stabilimento croato.

Inserita nelle prospettive future, anche l'apertura della nuova sede produttiva Deutz Fhar di Lauingen in Germania, annunciata durante Agritechnica 2013.
"La produzione partirà il prossimo giugno, mentre, l'inaugurazione ufficiale sarà a gennaio 2017" ha affermato Francesco Carozza vice presidente SDF.

Non sono previste, infine, acquisizioni.

Launigen, si parte a giugno
Frutto di un investimento previsto di 75 milioni di euro, la nuovissima struttura costata alla fine 90 milioni di euro, disporrà di un'area test drive, aree di accoglienza, training e formazione, uno showroom, un museo, un archivio storico, lo shop e un hotel per l'ospitalità. Sarà dedicata alla produzione della potente Serie 11 in arrivo sul mercato dal prossimo anno.

Nuovo museo del motore
Inaugurata in occasione della presentazione del nuovo marchio anche l'area espositiva dedicata ai motori inserita nel Museo Storico Same interno alla sede di Treviglio.
 
Il nuovo museo del motore SDF

L’esposizione vuole rendere omaggio alla passione per i motori di Francesco Cassani, fondatore dell’azienda assieme al fratello Eugenio, e ribadire l’importanza della componente motore lungo tutta la storia dell’azienda.

Dai primi innovativi progetti negli anni ’20 del secolo passato, si arriva all'inserimento nel nome stesso dell’azienda Same - Società accomandita motori endotermici, attraverso un percorso storico che porta sino all’attuale FARMotion, motore progettato e prodotto da SDF per l’uso esclusivo su macchine agricole.