Si può dire che il contoterzismo sia stata la risposta organizzativa italiana alla frammentazione delle imprese agricole, spesso non grandi abbastanza da permettersi le tecnologie più innovative.
Gli agromeccanici hanno avuto e hanno il merito di permettere agli agricoltori di raggiungere una capacità competitiva non inferiore a quella delle aziende francesi e tedesche
”.

Così l’eurodeputato Paolo De Castro inquadra la funzione del contoterzismo nazionale in un’intervista a largo spettro rilasciata a Uncai. 

De Castro, partendo dal tema dei Ttip e dei potenziali risvolti economici che i trattati potrebbero portare alla nostra agricoltura, individua nella frammentazione uno dei punti deboli del nostro settore primario, identificando nel lavoro degli agromeccanici una possibile soluzione.
 
La funzione del contoterzismo e il suo ruolo fondamentale nell’agricoltura moderna sono stati riconosciuti, secondo De Castro, anche dall’Europa, che ha dato facoltà a regioni e stati membri di includerli nei Psr.

Il fatto che solo alcune regioni abbiano inserito di fatto gli agromeccanici nei Psr è, secondo De Castro, legato a un problema politico che sfugge al piano normativo e che deve essere risolto attraverso una più stretta collaborazione tra le associazioni degli agromeccanici e degli agricoltori, i quali devono elaborare e promuovere una politica comune anche su argomenti come la riduzione dei prezzi al consumo, qualità e commercializzazione, superando una visione comune che vuole agricoltori e agromeccanici soggetti separati e in competizione tra loro.