I dati sulle immatricolazioni nel periodo gennaio-settembre confermano l’andamento negativo del primo semestre, mentre le esportazioni di macchine e attrezzature prodotte dall’industria italiana risultano in crescita. Il presidente dei costruttori Massimo Goldoni lamenta lo scarso utilizzo dei fondi comunitari e annuncia una campagna di sensibilizzazione. L’esposizione internazionale dell’Eima occasione per monitorare il mercato a livello globale.

 

Fase ancora negativa per il mercato italiano delle macchine agricole che chiude i primi nove mesi dell’anno con un calo delle vendite per tutte le principali tipologie di macchine. Nel periodo gennaio-settembre risultano in calo le trattrici (-17,4%), le mietitrebbiatrici (-7,4%), le trattrici con pianale di carico transporters (-24%) e i rimorchi (-11,3%). Per quanto riguarda in particolare le trattrici, il passivo risulta meno pesante rispetto a quello dei primi sei mesi dell’anno, quando le immatricolazioni avevano segnato un calo del 21,9%, ma il recupero di alcuni punti percentuali non migliora il bilancio di un comparto che conta, nei nove mesi, un totale di 15.664 unità immatricolate contro le 18.964 dello stesso periodo 2011.

"Con questo trend – commenta FederUnacoma, l’associazione dei costruttori aderente alla Confindustria che elabora i dati sulla base delle registrazioni fornite dal ministero dei Trasporti – le previsioni sono per un totale di immatricolazioni, a fine anno, non superiore alle 20.000 mila unità, a conferma di come il mercato della meccanizzazione agricola risenta della situazione economica generale, contrassegnata da una sensibile riduzione degli investimenti in macchinari e attrezzature per ogni attività produttiva". Esaminando la situazione delle singole regioni, risultano in linea con il dato medio nazionale il Lazio e il Piemonte, mentre passivi più consistenti si registrano in Emilia Romagna (-29,9%), in Lombardia (-24,7%) e in Puglia (-38,5%). Situazioni migliori si registrano in altre regioni del Paese, anche sulla spinta di strumenti d’incentivazione attivati a livello locale. “La presenza di incentivi costituisce un supporto importante in un momento come questo – commenta il presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni – e trovo inaccettabile che i fondi assegnati alle Regioni per i Piani di sviluppo rurale non vengano utilizzati”. “Abbiamo una percentuale di impiego di questi fondi, che prevedono voci specifiche per l’acquisto di mezzi meccanici, di poco superiore al 40% medio e rischiamo di perdere definitivamente le quote non spese per il meccanismo del disimpegno automatico”.

Esportazioni in aumento
Lo scenario negativo che caratterizza il mercato italiano è in parte compensato, per le industrie costruttrici, dal positivo andamento delle esportazioni, che segnano nel primo semestre dell’anno - secondo i dati Istat sul commercio estero – una crescita in valore dell’11,5% per le trattrici (826 milioni di euro) e una crescita del 9,4% per le altre tipologie di macchine (1,5 miliardi di euro). La conferma della maggiore vivacità dei mercati esteri e i segnali di una possibile ripresa del mercato nazionale si avranno nel corso di Eima International, la rassegna della meccanizzazione agricola che si svolge dal 7 all’11 novembre prossimo alla fiera di Bologna, e che coinvolge l’universo della meccanizzazione agricola con 1.750 industrie espositrici e un’attesa di 180 mila operatori da ogni parte del mondo.



Eima Componenti: il cuore della tecnologia
 
Nel Salone specializzato di Eima Componenti saranno presenti ben 768 aziende del settore - su un totale di 1.750 presenti all’esposizione e distribuite nei padiglioni 15, 18, 20, 21/22 e 26 del quartiere fieristico – e occuperanno una superficie complessiva di oltre 20 mila metri quadrati netti. Molto significativa la partecipazione di industrie estere (289) e ampia la gamma merceologica che comprende oltre 350 voci, dagli assali agli accessori per le cabine di guida, dagli pneumatici ai sensori per il controllo elettronico delle funzioni, dai sistemi di frenatura a quelli per la climatizzazione delle cabine fino ai sistemi per l’irrigazione e ai computer di bordo.
 
La vasta scelta di tecnologie sarà visibile in anteprima per gli operatori economici accreditati e per le industrie espositrici degli altri settori, nel pomeriggio del 6 novembre, dalle 13 alle 18 con accesso dagli ingressi Nord, Ovest e Costituzione. L’apertura anticipata dello spazio “Componenti” renderà più agevoli e produttivi i contatti di business. Tra i Paesi costruttori particolare rilievo ha l’Italia con 479 aziende espositrici, seguita dalla Spagna (29), dalla Germania (26) e dalla Francia (23); ma anche quelli dell’estremo Oriente, guidati dalla Cina (39 aziende costruttrici) e dall’India (20), mentre il Paese estero con il maggior numero assoluto di espositori risulta la Turchia, che conta all’Eima un numero complessivo di 54 aziende. Costruttori di componenti sono presenti in ogni regione d’Italia, ma alcuni distretti vedono una concentrazione di aziende specializzate: a Eima componenti ci saranno ben 85 industrie di Reggio Emilia, 42 di Modena, 40 di Bologna e numerose sono le presenze dai distretti di Brescia, Milano e Mantova.