Sui mercati internazionali del grano duro fino continua a rilevarsi la curiosa dinamica dei prezzi già in parte osservata la scorsa settimana. Mentre la settimana scorsa restano fermi i valori Fob in dollari Usa del Cwad di prima qualità al Lawrence Market di Toronto, con un ulteriore ribasso di 2 unità per i contratti in eurovaluta, il balzo in avanti del Fob sul Cwad, registrato il 1° ottobre nei porti dei grandi laghi e pari a quasi 15 euro alla tonnellata, è dovuto solo all'improvviso e ancor più elevato aumento degli export basis, i costi di trasporto interni canadesi, che riescono anche a compensare un lieve ribasso del prezzo all'ingrosso all'esportazione di riferimento sulla piazza di Rosetown.
Al tempo stesso si osserva il 26 settembre scorso la stabilità del prezzo Fob del Northern Durum, che si era riportato a 305 dollari alla tonnellata solo il 20 settembre, con un salto di ben 15 dollari Usa.
E mentre i report canadesi non parlano più di problemi di qualità del proprio grano duro per la seconda settimana di fila, dalle rilevazioni della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan emerge la conferma che invece sono i frumenti duri Usa quest'anno ad avere una eccellente qualità. In Usa e Canada aumentano le scorte di grano duro e questo elemento forse frena la corsa dei prezzi, spinta dai timori sulla qualità del grano duro canadese.
Frattanto arriva finalmente la reazione dei prezzi in Italia agli ultimi movimenti al rialzo, prima canadesi, poi statunitensi ora nuovamente canadesi; si registrano comunque aumenti timidi, come i 2 euro di Roma e Foggia maturati ieri, ma anche i 5 euro di Milano e i 3 euro di Bari ed Altamura. In pausa Napoli, che aveva messo a segno un aumento importante la settimana scorsa, ferma al palo da settimane invece Bologna. I mercati all'origine sondati da Ismea sono invece in aumento in sette piazze su tredici rilevate, segno che qualcosa nell'aria sta cambiando.
Su tutto, ovviamente, aleggia sempre il timore del ritorno sul mercato della Turchia, che in questa campagna commerciale dispone di almeno 500mila tonnellate di prodotto in più da esportare. E dal Canada gli analisti avvertono: sarà una campagna commerciale molto competitiva.
Noli in calo, ma con previsioni in rosa
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 2 ottobre 2024 - è calato per il terzo giorno consecutivo, scivolando di circa il 2,6% al minimo dal 20 settembre a 1.978 punti, guidato da tutti i segmenti di navi. Tale valore raggiunto ieri registra una perdita di 38 punti sui 2.016 registrati il 25 settembre 2024 (-1,88%).
Il Baltic con 1.978 punti a questo punto torna ad allontanarsi dai 2.064 punti raggiunti il 3 luglio 2024, mentre restano a notevole distanza i 2.419 punti del 18 marzo 2024 - valore massimo degli ultimi mesi - rispetto al quale l'indice registra ieri un arretramento di ben 441 punti (-18,23%). L'indice - al 2 ottobre 2024 - su base annuale guadagna ora l'11,12% contro il 19,01% del 25 settembre 2024.
In diminuzione durante la settimana trascorsa anche l'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: ieri è sceso di 22 punti a 1.346 punti, realizzando complessivamente un calo di ben 197 punti sui 1.543 raggiunti solo il 25 settembre scorso (-12,77%).
Inoltre, con riguardo all'indice principale "Baltic Dry è sceso di 116 punti o del 5,54% dall'inizio del 2024, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 2 ottobre 2024. E la stessa fonte afferma che il mercato è atteso aumentare decisamente già a breve per poi prendere quota a medio termine "Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 2.182,57 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 2.507,26 tra 12 mesi".
Chicago, Future Durum Wheat Index -1,19%
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 1° ottobre 2024 segnala una ulteriore ma molto lieve diminuzione di 0,83 punti sulla settimana precedente (-0,13%) fino a 624,48 punti (oltre 6,24 dollari Usa per bushel): tale valore si mantiene comunque al di sotto della rilevazione di AgroNotizie® del 30 luglio 2024 quotata a 625,90 punti.
Rispetto al recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021 - l'indice mantiene un recupero di 16,91 (+2,78%). La scorsa settimana - il 24 settembre 2024 - si era segnalato già un secondo cedimento di 7,50 punti sulla settimana ancor precedente (-1,19%), più robusto del primo, verificatosi il 18 settembre e pari a 3,44 punti sull'11 settembre 2024 (-0,54%) e che aveva messo fine ad una serie di tre incrementi settimanali consecutivi dell'indice.
E appaiono così decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023, da quando la perdita dell'indice si calcola oggi in 463,15 punti (-42,58%).
Inoltre, la quotazione del 1° ottobre al cambio di ieri, 2 ottobre 2024, è pari a 207,22 euro alla tonnellata, in aumento di 1,90 euro alla tonnellata sulla quotazione del 24 settembre valorizzata in euro al cambio del 25 settembre 2024 e pari a 205,32 euro alla tonnellata. Tale aumento di valore è determinato in tutto dalla rivalutazione della moneta Usa, quotata 0,89 euro per un dollaro Usa la scorsa settimana e risalita ben oltre i 0,90 euro per un dollaro Usa nella rilevazione di AgroNotizie® di ieri. L'effetto di tale rivalutazione ha ampiamente neutralizzato la lieve flessione dell'indice in dollari verificatasi tra 24 settembre e 1° ottobre 2024.
Prezzi Fob contrastati in Canada
Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 1° ottobre 2024, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi canadesi è di 411,05 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 19,76 rispetto alla quotazione del 23 settembre scorso, attestatasi a 391,29, quando invece il valore aveva subìto un lieve calo di 2,47 sulla settimana ancor precedente.
Di fatto si registra un notevole aumento rispetto alle quotazioni di fine agosto, quando il prezzo Fob del Cwad era attestato intorno ai 390 dollari canadesi alla tonnellata. E il valore torna ad avvicinarsi, anche se non di molto, alle quotazioni del 29 luglio, quando il Cwad aveva raggiunto un prezzo Fob di 450,02 dollari canadesi.
Pertanto, al 1° ottobre, le perdite del prezzo Fob del Cwad di prima qualità sul 29 luglio 2024 ammontano complessivamente a 38,97 contro i 58,73 dollari canadesi alla tonnellata del 23 settembre 2024.
E dal 10 giugno 2024, quando il prezzo Fob del Cwad in partenza dai porti dei grandi laghi aveva raggiunto 530,18 dollari alla tonnellata, al 1° ottobre si registrano perdite ancor più pesanti e pari a 119,13 dollari canadesi (-22,47%).
La quotazione del 1° ottobre 2024, valorizzata al cambio del successivo 2 ottobre è pari a 275,45 euro alla tonnellata, in aumento di ben 14,88 euro alla tonnellata sui 260,57 della quotazione del 23 settembre al cambio del 24 settembre 2024. In pratica, il rialzo delle quotazioni in dollari canadesi si è riflesso sui valori in euro, accentuato da una lieve rivalutazione della divisa americana, comunque rimasta intorno agli 0,67 euro per un dollaro canadese nelle due giornate in esame.
Rispetto alla quotazione del 29 luglio valorizzata al cambio del 31 luglio 2024 e pari a 300,56 euro resta una perdita ancora di 25,11 euro, seppur in una situazione di tassi di cambio rimasti invariati intorno a 0,67 euro per un dollaro canadese.
E resta il fatto che dal 10 giugno, quando il prezzo Fob, valorizzato in eurovaluta al 12 giugno si attestava sui 357,53 euro alla tonnellata, il valore in euro del prezzo Fob del Cwad dalla regione dei grandi laghi americani è calato di ben 82,08 euro (-22,96%).
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 25 settembre scorso, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al Lawrence Market di Toronto è stato di 315 dollari Usa e di 281 euro alla tonnellata, registrando così sulle quotazioni rilevate dalla Commissione il 18 settembre stabilità per i contratti in dollari e un ulteriore calo di 2 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta.
In particolare, i contratti denominati in dollari - rimasti stabili sui 295 dollari del 31 luglio fino al 28 agosto 2024 - si stabilizzano ora su un valore vicino a quello raggiunto il 10 luglio 2024, pari a 320 dollari Usa alla tonnellata.
Invece, i contratti in eurovaluta - il cui declino graduale era iniziato dalla rilevazione del 12 giugno scorso, quando erano attestati a 330 euro alla tonnellata - tornano sullo stesso valore del 4 settembre scorso: 281 euro alla tonnellata.
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 25 settembre 2024, il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 110 dollari e 112 euro alla tonnellata.
Prezzo Fob Usa si conferma a 305 dollari
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates il 26 settembre 2024 il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna ottobre-novembre 2024 è di 305 dollari Usa alla tonnellata, stabile sulla precedente rilevazione del 20 settembre scorso, quando si era verificato un aumento di 15 dollari sulla precedente rilevazione del 13 settembre di 290 dollari, valore che si era mantenuto costante a partire dal 16 agosto 2024. In questa ultima data si era verificato un drastico calo di 35 dollari dalla precedente quotazione di 325 dollari, confermata sin dal 21 giugno 2024.
La quotazione del 26 settembre del Northern Durum, valorizzata al cambio del 2 ottobre 2024, è pari a 275,65 euro alla tonnellata, in aumento di 2,26 euro sulla quotazione del 20 settembre al cambio del 24 settembre e pari a 273,39 euro alla tonnellata. A parità di quotazioni tra il 20 ed il 26 settembre, l'incremento di valore è dato da un apprezzamento della divisa Usa, che tra il 24 settembre ed il 2 ottobre 2024 ha accresciuto il proprio valore pur rimanendo intorno ai 0,90 euro per un dollaro Usa.
Canada, prezzi all'ingrosso in calo
Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 1° ottobre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 3,31 sui 297,63 dollari canadesi confermati il 23 settembre scorso sul 16 settembre 2024, quando invece si era registrato un aumento di 3,68 sulla settimana ancor precedente.
Rispetto al 29 luglio scorso, quando questo valore era attestato a 312,32 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del grano Cwad numero uno è calato di 18 dollari canadesi netti.
Tra il 6 maggio 2024, quando il prezzo all'ingrosso all'esportazione era di 413,37 dollari canadesi alla tonnellata, ed i 294,32 registrati il 1° ottobre scorso, questo valore segna una perdita pari a 119,03 dollari canadesi (-28,8%).
Il valore del 1° ottobre 2024 del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto 2023, ha perso 238,47 dollari canadesi.
Il 1° ottobre scorso gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti dei grandi laghi, sono stati calcolati in 116,73 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di ben 23,07 dollari canadesi rispetto al 23 settembre 2024, quando erano attestati a 93,66 dollari canadesi.
In pratica, il balzo dei prezzi Fob intervenuto tra il 23 settembre ed il 1° ottobre 2024, pari a 19,76 dollari canadesi alla tonnellata, è spiegato dall'incremento dei costi di trasporto interni da 23,07, diminuito dal calo dei prezzi all'ingrosso all'esportazione sulla piazza di Rosetown pari a 3,31 dollari canadesi.
Canada, prezzi all'origine in aumento
E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 1° ottobre 2024 è di 304,61 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore aumento di 7,17 sui 297,44 dollari registrati il 23 settembre 2024.
Dopo la drastica riduzione di 16,54 dollari canadesi alla tonnellata verificatasi tra il 29 luglio ed il 26 agosto scorso, con questo valore attestato a quest'ultima data a 289,08 dollari canadesi, si registra una tendenza, fino al 1° ottobre, di ripresa dei prezzi pari a 15,53 dollari (+5,37%).
È da tenere presente che il 3 settembre scorso, per la prima volta dallo scorso maggio si interrompe la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 82,39 dollari (-21,29%).
Infine, il 1° ottobre, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a dicembre 2024 - risulta essere di 300,66 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore aumento di 5,43 sui 295,23 dollari canadesi registrati il 23 settembre 2024. Questo prezzo medio supera anche quello omologo registrato il 6 agosto scorso e pari a 298,27 dollari canadesi alla tonnellata.
Canada, raccolto verso il 97% in Saskatchewan
Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 1° ottobre 2024 il raccolto complessivo di grano duro si appresta a raggiungere il 97% nel Saskatchewan, mentre ha raggiunto il 93% in Alberta. Il report tace per la seconda settimana consecutiva sulla qualità del frumento duro canadese, ma con riferimento al raccolto negli Stati Uniti d'America afferma: "è praticamente completo e il grado medio complessivo del grano duro è Us No. 1 Hard Amber Durum (1 Had)". Inoltre nel rapporto sulle scorte Usda di lunedì 30 settembre, "le scorte di grano duro negli Stati Uniti sono aumentate di 3 milioni di bushel" rispetto al rapporto precedente "arrivando a 80 milioni di bushel".
Canada, aggiornamento dell'export
Le esportazioni settimanali di grano duro dal Canada nella settima settimana della campagna commerciale 2024-2025 sono state pari a 72mila tonnellate, per un totale stagionale di 304mila e 600 tonnellate, in netto vantaggio sulla passata campagna commerciale, che nella stessa settimana registrava esportazioni per sole 233mila e 400 tonnellate (+31%).
Aumentano le scorte
Secondo il rapporto, anche il bilancio di previsione del Ministero dell'Agricoltura canadese di settembre sul grano duro ha mostrato diversi cambiamenti: in pratica, si registra un notevole incremento sia delle scorte finali sulla campagna decorsa, sia su quelle previste per la campagna commerciale 2024-2025.
In particolare, le scorte finali sul raccolto 2023-2024 sono passate dalle 325mila tonnellate del report di agosto a 576mila - grazie ad una maggiore disponibilità reale di prodotto, pari a 187mila tonnellate.
Per il raccolto 2024-2025, l'offerta è aumentata di 246mila tonnellate a causa di una maggiore disponibilità reale di prodotto rispetto all'anno di raccolto precedente fino a 6 milioni e 635mila tonnellate (6 milioni e 390mila tonnellate ad agosto). Le esportazioni previste per il 2024-2025 sono rimaste a 4,8 milioni di tonnellate, lasciando 1 milione e 50mila tonnellate di scorte finali: 250mila in più rispetto alle 800mila descritte nel rapporto del Ministero dell'Agricoltura del 20 agosto.
Mercati 2024-2025 più competitivi
"Abbiamo esaminato i mercati d'esportazione canadesi nel rapporto della scorsa settimana e oggi non c'è molto di nuovo da aggiungere" conclude il rapporto del 1° ottobre, sottolineando: "Quest'anno il mercato del grano duro sarà meglio rifornito e la concorrenza sul mercato delle esportazioni sarà forte".
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 2 ottobre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 317 euro alla tonnellata sui minimi ed a 322 euro sui massimi, in rialzo di 2 euro sulla precedente seduta del 25 settembre, quando le quotazioni avevano subìto un primo rialzo di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 18 settembre 2024. Tali incrementi, complessivamente considerati di 7 euro, interrompono un periodo di stabilità iniziato il 24 luglio e conclusosi il 18 settembre su valori di 310-315 euro.
Dal 19 giugno scorso, data di esordio delle quotazioni su valori di 337-342 euro alla tonnellata, il frumento duro nazionale a Foggia perde comunque ben 20 euro alla tonnellata. Mentre scende a 33 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio scorso, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 2 ottobre 2024 perdite per 138 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 2 ottobre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 282 euro alla tonnellata sui minimi e 287 euro sui massimi, in aumento di 2 euro sulla precedente seduta del 25 settembre 2024, quando i prezzi si erano tenuti stabili sui valori di 280-285 euro sin dal 24 luglio scorso, quando invece si era manifestato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla terza quotazione esitata il 17 luglio 2024.
Complessivamente, tra il 3 luglio ed il 2 ottobre 2024, il frumento duro fino nazionale ha lasciato sul terreno 13 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 282-287 euro. Pertanto, sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 30 euro alla tonnellata sui minimi e di 35 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 2 ottobre 2024 perdite pari a 123 euro alla tonnellata sui minimi e a 128 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 1° ottobre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 343 euro alla tonnellata sui minimi e 370 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 24 settembre quando invece si era verificato l'aumento di 8 euro sui minimi e di 27 euro sui massimi sulla ancor precedente seduta del 17 settembre scorso, quando invece era rimasto stabile.
Dal 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale, quando quotava 360-365 euro alla tonnellata, il grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli ha quindi perso 17 euro alla tonnellata sui minimi, ma ha guadagnato 5 euro sui massimi.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno scorso si rilevano pertanto prezzi inferiori di 7 euro sui minimi, ma maggiori di 15 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno erano di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 1° ottobre 2024 perdite pari a 122 euro alla tonnellata sui minimi e 110 euro sui massimi.
Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, dal 9 aprile 2024 non è più quotato. L'ultima quotazione risale al 26 marzo 2024, quando era rimasto stabile sui valori raggiunti nella precedente seduta, confermandosi a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio aveva perso complessivamente 55 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari il 1° ottobre 2024 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa è stato fissato a 315 euro alla tonnellata sui minimi ed a 320 euro sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 24 settembre, quando si era verificato un primo aumento di 2 euro alla tonnellata sulla seduta precedente. L'incremento complessivo delle quotazioni è così di 5 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024.
Dalla seduta di esordio del 25 giugno - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 1° ottobre sono stati invece bruciati 30 euro alla tonnellata di valore. In questo caso, sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 34 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 1° ottobre 2024 perdite pari a 130 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 1° ottobre è stato fissato a 375 euro alla tonnellata sui minimi ed a 380 euro sui massimi, stabile dal 30 luglio 2024, quando si era verificato un aumento di 10 euro alla tonnellata sul 23 luglio 2024. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono in perdita di 140 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 1° ottobre 2024 è stato quotato a 307 euro alla tonnellata sui minimi e 317 euro sui massimi, stabile su tali valori dal 16 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 8 euro sulla seconda seduta di quotazione del 9 luglio 2024.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 1° ottobre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddivise per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 317 euro alla tonnellata sui minimi e 327 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 24 settembre, quando invece era risultato stabile sulle stesse quotazioni dal 27 agosto 2024 in avanti. Tali prezzi risultano in calo di 28 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 1° ottobre perdite pari a 98 euro alla tonnellata.
- Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 322 euro alla tonnellata sui minimi e 332 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 24 settembre, quando invece era risultato stabile sulle stesse quotazioni dal 27 agosto 2024 in avanti. Tali prezzi risultano in calo di 40 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 1° ottobre 2024 pari a 108 euro alla tonnellata.
Il 1° ottobre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, valori stabili dalla seduta del 27 agosto scorso, quando invece si era verificato un calo di 10 euro sulla precedente seduta del 20 agosto 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 85 euro alla tonnellata sui minimi e 90 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 1° ottobre a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute del 24 e del 17 settembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 27 settembre 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 322 euro alla tonnellata sui minimi e a 327 euro sui massimi, in aumento di 3 euro sulla quotazione del 20 settembre scorso, quando si era verificato un primo aumento di 4 euro sulla ancor precedente seduta del 13 settembre scorso, attestata su 315-320 euro alla tonnellata, valori che erano rimasti stabili dal 19 luglio 2024.
Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è calato di 25 euro alla tonnellata. E si registra un deprezzamento di 28 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 27 settembre 2024 di 133 euro alla tonnellata.
Nella seduta del 27 settembre 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 379 euro alla tonnellata sui minimi e a 382 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 20 settembre scorso, quando invece era risultato stabile sin dalla quotazione del 30 agosto scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 agosto, che aveva mantenuto le quotazioni di 379 euro alla tonnellata sui minimi e 382 euro sui massimi dal 26 luglio 2024. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 145 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 26 settembre scorso quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa.
Questi i prezzi assegnati: 311 euro alla tonnellata sui minimi e 316 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dall'11 luglio scorso in avanti, quando invece si era verificato un calo di 7 euro alla tonnellata sulla quotazione d'esordio della mietitura 2024, esitata il 4 luglio 2024.
I valori confermati il 26 settembre 2024 peraltro risultano in calo di 24 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno scorso e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 26 settembre 2024 pari a 109 euro alla tonnellata.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 2 ottobre 2024
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea tra il 23 settembre ed il 1° ottobre 2024 monitorati da AgroNotizie® ieri, 2 ottobre, presentano su base settimanale 7 piazze in aumento e 6 stabili su 13 osservate.
Si passa così da un quadro di stabilità assoluta, registrato la scorsa settimana, con 14 piazze stabili su 14 osservate, ad una situazione molto più dinamica e prevalentemente rialzista.
E fatta eccezione per Milano, che cresce di 5 euro il 1° ottobre sul 17 settembre, portandosi a 322 euro alla tonnellata di prezzo medio (+1,6%) e per Grosseto, che aumenta di 3 euro il 26 settembre sul 19 dello stesso mese, raggiungendo i 300,50 euro alla tonnellata (+1%), tutti gli aumenti sono concentrati sulle piazze del Sud, che risentono maggiormente della pressione della domanda per via degli scarsi raccolti. Unica piazza meridionale che resta ferma è quella di Matera, che il 30 settembre conferma un valore medio del frumento duro fino all'origine di 310 euro alla tonnellata. Per il resto corrono al rialzo tutte le piazze più importanti, da Bari a Foggia, da Catania a Palermo e con Napoli che tra il 24 ed il 17 settembre mette il turbo con un incremento di ben 17,5 euro che fa volare il prezzo medio all'origine del frumento duro fino a ben 365,50 euro alla tonnellata.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 2 ottobre 2024
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 2 ottobre 2024, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 295 euro alla tonnellata sui minimi e 300 euro sui massimi, stabili sulle precedenti rilevazioni dall'11 settembre 2024 in avanti, quando invece si era verificato un calo sulla ancor precedente rilevazione del 4 settembre scorso di 3 euro sui minimi e 5 sui massimi.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile consultare l'articolo del 26 settembre 2024.
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