Le condizioni del mercato del grano duro pastificabile a livello internazionale permangono difficili anche a causa della scarsa trasparenza dei mercati d'asta. Il 19 marzo si è tenuta un'asta in Algeria per importare almeno 50mila tonnellate di grano duro, ma non se ne conoscono gli esiti, mentre corre voce che sarebbe in arrivo una terza asta in Turchia, questa per vendere licenze d'esportazione di grano duro turco. Ma di questo elemento non vi è ancora certezza.

 

E mentre in Canada continua a calare il prezzo Fob del grano Cwad, negli Usa il prezzo Fob del Northern Durum perde in una sola settimana ben 44 dollari Usa alla tonnellata. L'Indice sui Future del Durum alla Borsa di Chicago, invece, rimbalza ed in una settimana recupera lo 0,64%. I mercati sono visibilmente ancora sotto l'effetto del prezzo dell'asta turca dell'11 marzo scorso, attestatosi introno ai 300 euro alla tonnellata.

 

Intanto, tutte le borse merci monitorate da AgroNotizie® nell'ultima settimana sono negative, tranne Roma, che però ha quotazioni ormai intorno ai 300 euro alla tonnellata. Perdite più contenute rispetto ai grani duri fini nazionali si registrano sui valori dei grani duri esteri importati dal Canada e dalla stessa Turchia.

 

Ingenti cedimenti sono registrati anche da Ismea sui mercati all'origine, con sole quattro piazze che permangono ancora stabili: Grosseto, Perugia, Ancona e Macerata.

 

Aste in Algeria (import) e Turchia (export)

L'ente di Stato dell'Algeria per i cereali Oaic avrebbe acquistato grano duro in una gara internazionale che si è conclusa martedì 19 marzo. Secondo fonti commerciali con base ad Algeri, il volume messo a base d'asta sarebbe di circa 50mila tonnellate, ma in realtà ne sarebbe stato acquistato un valore almeno doppio. L'esito della gara, tanto per quanto riguarda i prezzi di acquisto, quanto per quantitativi esatti e nomi dei trader, non è stato pubblicato da Oaic. Sembrerebbe invece che Oaic abbia richiesto la spedizione del frumento duro in due periodi: tra il 1° ed il 15 aprile e nella fascia compresa tra il 16 ed il 30 aprile 2024.

 

Secondo le medesime fonti, la Tmo turca invece si preparerebbe a lanciare una nuova asta per vendere grano duro sui mercati internazionali. La prossima asta sarebbe così la terza del 2024. Intanto, entro fine aprile, e sulla base delle due aste precedenti, saranno 300mila le tonnellate di grano duro turco immesse sul mercato internazionale, a fronte di aspettative degli operatori sulla fine delle vendite di Ankara entro il 2023 per questa campagna commerciale.

 

I rumor sulle aste del Mediterraneo continuano così a deprimere i prezzi del grano duro in Europa, tanto che l'Indice europeo Sedwi per questo frumento il 19 marzo è sceso ancora a 319,86 euro alla tonnellata, contro i 327,52 euro registrati da Sitagri solo l'11 marzo scorso, in perdita di 7,66 euro su base settimanale (-2,34%).

 

Noli, Baltic Dry in calo

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 20 marzo 2024 - è sceso di 108 punti, ovvero del 4,5%, a 2.284, estendendo le perdite per il secondo giorno consecutivo e allontanandosi ulteriormente dal massimo di oltre tre mesi di 2.419 punti raggiunto lunedì 18 marzo 2024.

 

L'indice, con il calo degli ultimi due giorni scende di 86 punti rispetto al livello raggiunto il 13 marzo scorso e nell'ultimo mese ha comunque guadagnato il 39,95% e si colloca ora ad un valore superiore del 48,12% rispetto ad un anno fa.

 

La performance per l'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, è aumentato facendo sì che le tariffe per questa tipologia di nave sono aumentate da 20.260 a 20.757 a dollari.

 

Questa fase di ripresa sembra trovare ulteriori conferme anche nelle previsioni a breve e medio termine: "Baltic Dry è aumentato di 298 punti o del 14,23% dall'inizio del 2024, secondo la negoziazione su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa merce" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 20 marzo 2024, dove si afferma inoltre: "Si prevede che il Baltic Exchange Dry Index venga scambiato a 2.218,45 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che venga scambiato a 2.574,79 punti tra dodici mesi".


Chicago, Future Durum Wheat Index +0,64%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 19 marzo 2024 è rimbalzato fino a 756,47 punti (poco più di 7,56 dollari per bushel), guadagnando 4,80 punti sul 12 marzo scorso (+0,64%), quando si era attestato a 751,67 punti, in calo di ben 31,90 punti sulla settimana ancor precedente.

Si tratta di un valore raggiunto lungo l'arco di una settimana, durante la quale si registrano più rialzi di minore entità rispetto all'11 marzo scorso.

 

Al momento non si può fare altro che qualificare queste sedute come una pausa nella lunga fase ribassista di questo mercato seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è comunque in perdita di 148,03 punti (-16,37%).

 

Inoltre, la quotazione del 19 marzo è pari a 256,22 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 20 marzo 2024, in aumento di 4,07 euro alla tonnellata rispetto ai 252,15 euro registrati sulla quotazione del 12 marzo valorizzata al cambio del 13 marzo 2024.
 
Tale aumento di valore è spiegato in parte dal pur lieve aumento dell'indice, ma anche da una lieve rivalutazione del dollaro rispetto all'euro, con un tasso di cambio passato dagli 0,91 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana agli 0,92 euro per un dollaro di ieri.

 

Prezzi Fob canadesi perdono altri 7 euro a Toronto

Secondo il rapporto dell'18 marzo 2024 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, non c'è un prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, poiché questi continuano a rimanere chiusi per ghiaccio dalla seconda decade di febbraio 2024.

Lo scorso 12 febbraio 2024 tale prezzo era stato pari a 530,63 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 3,40 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 5 febbraio 2023, quando il valore si era attestato invece a 534,03 dollari canadesi alla tonnellata (-0,63%).

 

Secondo l'ultimo rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto il 13 marzo 2024 è stato di 360 dollari Usa alla tonnellata e di 329 euro alla tonnellata, registrandosi valori in calo di 5 dollari e 7 euro alla tonnellata, rispetto ai prezzi rilevati dalla Commissione il 6 marzo 2024.

 

Dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 13 marzo 2024 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 65 dollari e 64 euro alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob statunitense perde 44 dollari Usa

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob del 15 marzo 2024 compilato dalla Us Wheat Associates, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dai porti dei grandi laghi è indicato a 351 dollari Usa alla tonnellata con consegna maggio 2024, in calo di 44 dollari alla tonnellata sulle precedenti rilevazioni mantenutesi stabili a 395 dollari Usa tra il 26 gennaio e l'8 marzo 2024 (-11,14%), per consegne ad aprile 2024.

 

E già il 26 gennaio 2024 si era registrato un calo di ben 72 dollari sull'ultima quotazione pubblica nota prima del gelo per il Northern Durum, con consegna gennaio 2024 e pari a 467 dollari Usa alla tonnellata, registrata il 15 dicembre 2023 per un controvalore di 426,46 euro alla tonnellata al cambio del 20 dicembre 2023.


La più recente quotazione del Northern Durum vale ora 323,75 euro alla tonnellata, al cambio di ieri, 20 marzo 2024, in calo di 37,20 euro rispetto alla quotazione dell'8 marzo scorso valorizzata al cambio del 13 marzo 2024 (-10,31%).

Il pesante calo del prezzo del cereale espresso in dollari Usa è poi solo marginalmente bilanciato dalla leggera rivalutazione della divisa Usa contro euro, intervenuta in questa ultima settimana e già sopra descritta.


Canada, in recupero il prezzo all'ingrosso per export

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 18 marzo scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 404,18 dollari canadesi alla tonnellata, registrando così un recupero di 7,34 dollari canadesi rispetto ai 396,84 dollari dell'11 marzo, quando invece si era rilevato un calo di 4,04 euro sulla seduta ancor precedente.

 

Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha comunque perso ben 110,24 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 119,61 dollari canadesi.


Anche in questa settimana gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti, non sono stati calcolati, per effetto del perdurare del nuovo blocco dovuto ai ghiacci.

 

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 18 marzo è di 391,87 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 0,56 dollari canadesi rispetto all'11 marzo scorso, quando invece si era verificato un recupero di 0,86 dollari sulla settimana ancor precedente.

 

Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite si portano ora a 112,99 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Infine, il 18 marzo, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a giugno 2024 - risulta essere di 385,72 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 2,55 dollari canadesi rispetto all'11 marzo scorso, quando invece si era verificato un recupero di 1,11 dollari sulla settimana ancor precedente.

 

Dal 25 settembre 2023, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora si attestano a 119,42 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Canada, export 2023-2024 a 3 milioni di tonnellate

Il rapporto del 18 marzo 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan, riportando le stime sulle ormai imminenti semine di grano duro 2024, afferma: "Statistics Canada indica una superficie canadese di grano duro pari a 6,3 milioni di acri, che riflette un aumento abbastanza ampio, pari al 5,1%, rispetto allo scorso anno. La nostra stima è di 6,15 milioni di acri, che riflette un aumento del 2%. Allo stesso modo il settore si aspettava una cifra di 6,2 milioni di acri". Se tale previsione si avverasse, il Canada porterebbe gli investimenti a grano duro oltre i 6 milioni di acri per la prima volta dal 2018.

 

Inoltre il rapporto afferma: "Le esportazioni di frumento duro nella trentaduesima settimana sono state buone, pari a 115mila e 800 tonnellate. Con un totale da inizio anno di 2,05 milioni di tonnellate, le esportazioni di duro devono raggiungere una media di 57mila e 600 tonnellate a settimana per soddisfare la previsione di 3,2 milioni di tonnellate stabilita dal Ministero dell'Agricoltura del Canada".

 

A questo punto il rapporto aggiunge "Potrebbe trattarsi di una forzatura, considerato il volume di grano duro turco immesso sul mercato. La nostra stima attuale per le esportazioni canadesi è di 3,0 milioni di tonnellate". Questo perché solo dall'inizio dell'anno sono state già vendute 300mila tonnellate di esportazioni aggiuntive della Turchia, che almeno per i due terzi sono ritenute idonee ad assorbire la domanda potenziale di export canadese.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 20 marzo 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 315 euro alla tonnellata sui minimi e 320 euro sui massimi, in calo di 7 euro sulla precedente seduta del 13 marzo scorso, quando si era verificato un ulteriore calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 6 marzo scorso. Con questa perdita, dal 20 dicembre 2023 le quotazioni di Borsa Merci Foggia risultano ora diminuite di 65 euro alla tonnellata.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 20 marzo 2024 perdite per 140 euro alla tonnellata. E questi prezzi risultano essere inferiori di 25 euro anche rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 20 marzo 2024, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 292 euro alla tonnellata sui minimi e 302 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 13 marzo scorso, quando invece si era registrato un calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 6 marzo 2024.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 20 marzo 2024 perdite pari a 113 euro alla tonnellata. E i valori registrati ieri sulla piazza romana si mostrano inferiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 27 euro sui minimi e di 22 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 19 marzo 2024, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 12 marzo scorso, quando si era verificato un calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 5 marzo 2024.
 
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 130 euro alla tonnellata sui minimi e di 140 euro sui massimi.

L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 12 marzo 2024 risultano ora in calo sugli ultimi della mietitura 2022 di 15 euro sui minimi e 25 euro sui massimi.


Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, il 19 marzo scorso è pure calato sui valori raggiunti nella precedente seduta, ma di 10 euro alla tonnellata, attestandosi a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, ovvero prezzi maggiori di 10 euro rispetto al prodotto fino nazionale su questa piazza. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio ha perso complessivamente 55 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 19 marzo 2024 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 320 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 12 marzo scorso, quando si era verificata una perdita di altri 18 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 5 marzo 2024.

 

Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 125 euro. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 19 marzo 2024 si presentano minori di 15 euro alla tonnellata sui minimi e di 25 euro sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 19 marzo scorso è stato fissato a 383 euro alla tonnellata sui minimi ed a 388 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sul 13 marzo, quando si era verificato un altro calo di 15 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 5 marzo 2024.

 

Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono ora in perdita di 132 euro alla tonnellata.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 19 marzo 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, in calo di 10 euro sulla precedente seduta del 12 marzo scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 95 euro alla tonnellata. I valori del 19 marzo 2024 risultano più bassi di 30 euro sui minimi e 25 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 335 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi, in calo di 10 euro sulla precedente seduta del 12 marzo scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 95 euro alla tonnellata. I valori del 19 marzo risultano minori di 19 euro sui minimi e di 14 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

 

Il 19 marzo scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 330 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, in calo di 10 euro sulla precedente seduta del 12 marzo 2024 solo sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 70 euro alla tonnellata sui minimi e 80 euro sui massimi.


Si tratta di valori inferiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 20 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.

 

Risultano pure in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 19 marzo 2024, son stati quotati 415 euro alla tonnellata sui minimi e 430 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 82 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 15 marzo 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 318 euro alla tonnellata sui minimi e 323 euro sui massimi, in calo di 16 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'8 marzo scorso, quando si era registrato un altro calo di 18 euro sull'ancor precedente seduta del 1° marzo 2024.

 

Dal 15 dicembre 2023 all'ultima seduta del 15 marzo scorso il cereale pastificabile su questa piazza ha perso 61 euro alla tonnellata. Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano comunque perdite ad oggi pari a 137 euro alla tonnellata.

 

I valori del 15 marzo 2024, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, si presentano ora in ribasso di 24 euro sui minimi e 22 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Nella seduta del 15 marzo 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 384 euro alla tonnellata sui minimi ed a 387 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'8 marzo scorso, quando si era verificato un altro calo di 17 euro sulla ancor precedente seduta del 1° marzo 2024.

Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 140 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 14 marzo 2024 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 310 euro alla tonnellata sui minimi e 315 euro sui massimi, valori in calo di 10 euro sulla precedente seduta del 7 marzo, quando si era verificato un ulteriore calo di 20 euro sull'ancora precedente seduta del 29 febbraio 2024.

 

Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 110 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 14 marzo 2024 sono minori di 30 euro di quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, attestati a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 20 marzo 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dall'11 al 18 marzo 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 20 marzo 2024, presentano - su base settimanale - nove piazze in diminuzione e quattro stabili su 13 monitorate.

 

Si tratta del sesto calo consecutivo dei prezzi in campagna, dove però continuano a distinguersi le piazze di Ancona, Perugia e Macerata, che anche l'11 marzo ostentano stabilità sui prezzi raggiunti il 12 febbraio, quando avevano riguadagnato qualche posizione con incrementi intorno all'1,5%. Tali rilevazioni per altro erano già presenti la scorsa settimana. Stabile anche Grosseto, che torna in quotazione. Dopodiché tutte le piazze sono vistosamente in perdita.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 20 marzo 2024
(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri, 20 marzo 2024: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 320 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente rilevazione del 13 marzo 2024.


Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo del 14 marzo 2024.

 

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