Le condizioni di mercato del grano duro pastificabile continuano a peggiorare nell'arco dell'ultima settimana trascorsa. L'asta della Turchia per l'esportazione a prezzi concorrenziali ha determinato un vero e proprio terremoto tra i prezzi canadesi ed italiani. L'effetto dello spiazzamento del Canada è evidente e continuano a calare sia i prezzi Fob (tanto a Toronto che nei porti dalla regione dei grandi laghi), che quello all'ingrosso per l'esportazione, che è crollato, oltre ai prezzi offerti all'origine degli agricoltori, che ora puntano a vendere tutto il grano duro disponibile per l'esportazione, prima che i prezzi calino ancora.

 

In Italia vanno giù tutte le borse merci, tranne Bari, dove è in calo solo il Canadese, e con in primo piano Napoli, dove è quotato il grano Russo/Turco e i valori hanno perso 15 euro alla tonnellata in una sola settimana. Mercati all'origine in Italia poi folgorati dall'onda lunga ribassista e già ripiegati su se stessi: solo le piazze di Napoli e Matera resistono e su valori da 400 euro alla tonnellata in su.

 

Noli in ripresa con previsioni di crescita

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 14 febbraio 2024 - è calato dello 0,2% sulla seduta precedente, dopo tre sessioni consecutive di guadagni, pervenendo a 1.582 punti. In realtà questo indice solo rispetto ai 1.487 punti del 7 febbraio scorso ha riguadagnato 95 punti (+6,4%). Si torna su valori che fanno intravedere una ripresa dei noli all'orizzonte. L'indice Baltic Dry nell'ultimo mese ha guadagnato il 16,32% del valore, ma risulta aumentato del 180,99% rispetto ad un anno fa.

 

La performance per l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, è stata ancora migliore: è avanzato ieri per la settima sessione consecutiva, salendo del 2,1% solo nella seduta di ieri, ai massimi da due settimane, traguardando i 1.582 punti. Tale indice, rispetto al 7 febbraio scorso ha guadagnato 137 punti (+9,5%) in una settimana.

 

Questa fase di ripresa sembra trovare ulteriori conferme anche nelle previsioni a breve e medio termine, entrambe in crescita: "Baltic Dry è diminuito di 509 punti o del 24,31% dall'inizio del 2024, secondo la negoziazione su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa merce" afferma una nota di Trading Economics, dove si afferma inoltre: "Si prevede che il Baltic Exchange Dry Index venga scambiato a 1.630,44 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che venga scambiato a 1916,11 tra dodici mesi".

 

Chicago, Future Durum Wheat Index +0,12%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 13 febbraio 2024 si è portato a 834,82 punti (quasi 8,35 dollari per bushel), salendo di 1,03 punti sulla quotazione del 6 febbraio scorso (+0,12%), quando si era attestato a 833,79 punti, in calo di 10,21 punti (-2,36%) rispetto al 30 gennaio scorso.

 

Si tratta di un aumento meramente tecnico dell'indice, che potrebbe preludere alla fine della attuale fase di volatilità più che ad un reale ritorno di questo indice ad una fase di crescita, per la quale sembrano ancora mancare i fondamentali.

 

Al momento non si può fare altro che iscrivere anche questa seduta nella lunga fase ribassista di questo mercato seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 69,68 punti (-7,70%).

 

Inoltre, la quotazione del 13 febbraio 2024 è pari a 286,20 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 14 febbraio 2024, in aumento di 1,46 euro alla tonnellata rispetto ai 284,74 euro della quotazione del 6 febbraio valorizzata al cambio del 7 febbraio 2024 (+0,51%). Tale lieve differenza positiva è dovuta all'incremento dell'indice in valuta Usa e ad un accresciuto valore della moneta Usa nella settimana appena decorsa, seppur sempre in un intorno di 0,93 euro per un dollaro Usa.


Prezzi Fob canadesi di nuovo in calo

Secondo il rapporto del 12 febbraio 2024 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, è pari a 530,63 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 3,40 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 5 febbraio 2023, quando il valore si era attestato invece a 534,03 dollari canadesi alla tonnellata (-0,63%).

 

Il valore attuale è in deciso calo rispetto all'ultimo rilevato prima della chiusura dei porti per ghiaccio, il 27 novembre scorso, e di ben 35,90 dollari canadesi alla tonnellata (-6,34%). Infatti l'ultimo prezzo registrato il 27 novembre 2023, era di 566,53 dollari canadesi alla tonnellata, per altro in perdita di ben 74,95 dollari canadesi sui 641,48 dollari registrati il 20 novembre 2023, un ribasso interamente spiegato dal calo degli export basis.


Vale la pena ricordare che l'ultimo prezzo disponibile del grano Cwad di prima qualità in partenza dai porti della regione canadese dei grandi laghi era pari a 379,75 euro al cambio del 29 novembre 2023. E la valutazione attuale invece raggiunge solo i 364,97 euro, in calo di 14,78 euro alla tonnellata (-3,89%) sul 29 novembre.

 

Si osserva in proposito che il calo in eurovaluta appare più contenuto, a causa della rivalutazione del dollaro canadese, passato da poco più di 0,67 euro per un dollaro al cambio del 29 novembre 2023 ai quasi 0,69 euro per un dollaro canadese registrati ieri.

 

Secondo il rapporto della Commissione Ue del 9 febbraio 2024 sul mercato internazionale dei cereali, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto il 6 febbraio 2024 è stato di 410 dollari Usa alla tonnellata, pari a 382 euro alla tonnellata, registrandosi valori in calo: -10 dollari e -5 euro alla tonnellata rispetto ai valori del 30 gennaio 2024 e pubblicati dalla Commissione Ue il 2 febbraio 2024.

Dal 5 dicembre 2023 al 6 febbraio 2024 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 15 dollari alla tonnellata, mentre, nello stesso periodo è calato di 11 euro.

 

Il prezzo Fob statunitense fermo a 395 dollari Usa

Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob del 9 febbraio 2024 compilato dalla Us Wheat Associates il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dai porti dei grandi laghi è indicato a 395 dollari Usa alla tonnellata con consegna aprile 2024, stabile sulla precedente rilevazione del 2 febbraio e sull'ancor precedente del 26 gennaio 2024, quando si era registrato un calo di ben 72 dollari sull'ultima quotazione pubblica nota prima del gelo per il Northern Durum, con consegna gennaio 2024: 467 dollari Usa alla tonnellata, registrata il 15 dicembre 2023 per un controvalore di 426,46 euro alla tonnellata al cambio del 20 dicembre 2023.

 

La più recente quotazione del Northern Durum vale ora 368,48 euro alla tonnellata al cambio del 14 febbraio scorso, in crescita di 1,40 euro alla tonnellata sulla quotazione del 2 febbraio valorizzata al cambio del 7 febbraio scorso (+0,38%). Essendo rimasti stabili i prezzi Fob del cereale, questa differenza esprime la rivalutazione del dollaro Usa contro euro, intervenuta in questa settimana.

 

Canada, prezzo all'ingrosso per export -55,11 dollari canadesi

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 12 febbraio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 377,73 dollari canadesi alla tonnellata, registrando così un crollo di 55,11 dollari canadesi alla tonnellata rispetto al 5 febbraio 2024, quando si era già verificato un ulteriore calo di 8,09 dollari canadesi rispetto al 29 gennaio 2024.

 

Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha perso ben 136,69 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 155 dollari canadesi. E dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque diminuito di 11,76 dollari canadesi alla tonnellata.


In questa settimana gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti, si presentano su valori elevati e pari a 152,90 dollari canadesi alla tonnellata, in rialzo di ben 51,71 dollari canadesi alla tonnellata sul 5 febbraio, quando si erano attestati a 101,19 dollari canadesi alla tonnellata. Questo significa che larga parte del calo del prezzo all'esportazione sulla piazza di Rosetown è stato neutralizzato dall'effetto dell'aumento dei costi di trasporto interni canadesi, traducendosi in un calo più contenuto del prezzo Fob.

 

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 12 febbraio è di 407,67 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 19,48 dollari canadesi rispetto al 5 febbraio 2024, quando pure si era verificato un ulteriore calo di 12,49 dollari canadesi rispetto al 29 gennaio 2024.

 

Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite continuano a salire e si attestano ora a 97,19 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Infine, il 12 febbraio, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a maggio 2024 - risulta essere di 404,27 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 16,57 dollari canadesi rispetto al 5 febbraio scorso, quando si è verificato un altro calo di 11,56 dollari.

 

Dal 25 settembre, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora tornano a salire e si attestano a ben 100,87 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Canada, la Turchia scippa 1,3 milioni di export

Dal rapporto del 12 febbraio 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan si apprende: "È evidente che quest'anno il Canada ha perso 1-1,3 milioni di tonnellate di potenziale di esportazione in favore della Turchia, e questo volume non è recuperabile per questa stagione".

Il rapporto inoltre sottolinea: "Esiste una potenziale opportunità per ulteriori vendite in Europa-Africa settentrionale, anche se le vendite aggressive della settimana scorsa in Turchia potrebbero aver negato l'opportunità di un discreto aumento dei prezzi nell'Ue" circostanza già anticipata la settimana scorsa da AgroNotizie®, a commento dell'esito dell'asta per l'export in Turchia.

 

Secondo la Commissione "Nel rapporto delle scorte della scorsa settimana aggiornato al 31 dicembre 2023, Statistics Canada ha mostrato che le scorte totali di grano duro ammontavano a 2,96 milioni di tonnellate, il 27% in meno rispetto allo scorso anno (-1,1 milioni di tonnellate). Le scorte agricole, pari a 2,35 milioni di tonnellate, sono diminuite del 28,6% rispetto allo scorso anno (-940mila tonnellate), mentre le scorte commerciali, pari a 610mila tonnellate, sono diminuite del 19,8% (-151mila tonnellate). Quasi l'80% di tutte le scorte di grano duro rimangono nelle aziende agricole. Il commercio prevedeva scorte di grano duro pari a 2,9 milioni di tonnellate, quindi non c'è stata alcuna sorpresa".

 

E se è mancata la sorpresa rispetto a scorte di fine anno insolitamente elevate, il rapporto non può fare a meno di segnalare come "Sempre secondo, Statistics Canada della scorsa settimana, nel dicembre 2023, le esportazioni di grano duro per destinazione ammontavano a 267mila tonnellate, facendo avanzare le esportazioni di grano da inizio anno a 1,28 milioni di tonnellate rispetto a 1,92 milioni di tonnellate dello scorso anno. I più grandi acquirenti dal Canada a dicembre sono stati gli Stati Uniti (55mila tonnellate), seguiti dal Marocco (50mila tonnellate) e dall'Algeria (32mila tonnellate)". Italia non pervenuta ovviamente, ancora troppo impegnata ad importare grano duro turco.

 

"Se le esportazioni non accelerano, il Canada dovrebbe esportare poco meno di 3,1 milioni di tonnellate di grano duro per l'anno di raccolto, rispetto ai 5 milioni di tonnellate dello scorso anno - sottolinea ancora il rapporto. "Considerando la proiezione di esportazione degli analisti della Commissione di 3,2 milioni di tonnellate, si prevede che le scorte finali di grano duro aumenteranno a 630mila tonnellate quest'anno (da 450mila tonnellate dell'anno scorso)", il tutto con un possibile effetto domino sui prezzi futuri del cereale.

 

Secondo il rapporto "le esportazioni di grano duro per la ventisettesima settimana di campagna commerciale, si contano in 68mila tonnellate e non sono state sufficienti per iniziare a recuperare il ritardo rispetto alle esportazioni dell'anno precedente. Da inizio anno, le esportazioni totali di 1,6 milioni di tonnellate sono inferiori di 1,2 milioni di tonnellate a quelle dell'anno scorso".

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 14 febbraio 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 375 euro alla tonnellata sui minimi e 380 euro sui massimi, in calo di altri 3 euro sulla precedente seduta del 7 febbraio scorso, quando si era verificato un altro calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancora precedente seduta del 31 gennaio 2024. Con questa perdita, dal 20 dicembre 2023 le quotazioni di Borsa Merci Foggia risultano ora diminuite di 5 euro alla tonnellata.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 14 febbraio 2024 perdite per 80 euro alla tonnellata. Tuttavia questi prezzi risultano essere maggiori di 35 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 14 febbraio 2024, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 335 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 7 febbraio scorso, quando si era registrata una perdita di altri 5 euro sul 31 gennaio 2024.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 14 febbraio 2024 perdite pari a 70 euro alla tonnellata. Non di meno, i valori registrati ieri sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 16 euro sui minimi e di 21 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 13 febbraio 2024, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 400 euro alla tonnellata sui minimi e 405 euro sui massimi, in calo di 15 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 6 febbraio scorso, quando invece era rimasto stabile sul 30 gennaio 2024.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 65 euro alla tonnellata sui minimi e di 75 euro sui massimi.

 

L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 14 febbraio 2024 restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 50 euro sui minimi e 40 euro sui massimi.


Infine si segnala che in Borsa Merci Napoli - dove dalla seduta del 16 gennaio 2024 è quotato il frumento duro "Turco-Russo" al 13% di proteine, i prezzi sono parimenti calati di 15 euro alla tonnellata, scendendo a 385 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi.


Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 13 febbraio 2024 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 379 euro alla tonnellata sui minimi e 383 euro sui massimi, che confermano le quotazioni della precedente seduta del 6 febbraio scorso, quando invece si era verificato un calo di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 30 gennaio 2024.

 

Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 66 euro. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 6 febbraio 2024 si presentano maggiori di 44 euro alla tonnellata sui minimi e 34 euro sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 13 febbraio scorso è stato fissato a 436 euro alla tonnellata sui minimi ed a 441 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sul 6 febbraio, quando si era verificato un altro calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 30 gennaio 2024.

 

Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono ora in perdita di 79 euro alla tonnellata.


Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 13 febbraio 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 375 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 6 febbraio scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 40 euro alla tonnellata. I valori del 13 febbraio 2024 risultano più elevati di 25 euro sui minimi e di 30 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 390 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 6 febbraio scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 40 euro alla tonnellata. I valori del 13 febbraio risultano in aumento di 36 euro sui minimi e di 41 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

 

Il 13 febbraio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 6 febbraio 2024, quando avevano accusato un primo calo di altri 5 euro sulle precedenti sedute dal 29 agosto 2023 al 30 gennaio 2024. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 30 euro alla tonnellata.

 

Si tratta di valori superiori di 15 euro alla tonnellata sui minimi e di 30 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.


Risultano pure in calo, ma di ben 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 13 febbraio 2024, son stati quotati 465 euro alla tonnellata sui minimi e 480 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 32 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 9 febbraio 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri.

Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 383 euro alla tonnellata sui minimi e 388 euro sui massimi, in calo di 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 2 febbraio scorso, quando si era verificato un altro calo, ma di 6 euro sulla ancor precedente seduta del 26 gennaio scorso.

 

Dal 15 dicembre 2023 all'ultima seduta del 9 febbraio scorso il cereale pastificabile su questa piazza ha in ogni caso conseguito un aumento complessivo di 4 euro alla tonnellata.


Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano comunque perdite ad oggi pari a 70 euro alla tonnellata. I valori del 9 febbraio 2024, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 41 euro sui minimi e 43 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


Nella seduta del 9 febbraio 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 437 euro alla tonnellata sui minimi ed a 440 euro sui massimi, in calo di 8 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 2 febbraio 2024, quando invece i valori erano rimasti stabili sulla ancor precedente seduta del 26 gennaio 2024.

 

Su questo frumento dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 87 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino l'8 febbraio 2024 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 365 euro alla tonnellata sui minimi e 370 euro sui massimi, valori in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 1° febbraio, quando si era verificato un ulteriore calo di 5 euro sull'ancora precedente seduta del 25 gennaio 2024.

 

Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 55 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati l'8 febbraio 2024 sono superiori di 25 euro a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 14 febbraio 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 5 al 12 febbraio 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 14 febbraio 2024, presentano - su base settimanale - undici piazze in diminuzione e due stabili su 13 monitorate. Si tratta del primo generalizzato calo dei prezzi in campagna, dopo una settimana di tentennamenti.

 

In questa settimana, come visibile in tabella, c'è poca storia da raccontare, anche se lì dove i prezzi sono rimasti stabili - Napoli e Matera - la caratteristica comune è che sono elevati: Matera ha quotato frumento duro a 400 euro alla tonnellata il 12 febbraio, mentre Napoli mantiene quota 417,50, valore del 6 febbraio 2024.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 14 febbraio 2024
 (Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri, 14 febbraio 2024: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 367 euro alla tonnellata sui minimi e 372 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente rilevazione del 7 febbraio scorso.


Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo dell'8 febbraio 2024.

 

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Questo articolo è stato modificato il 22 febbraio 2024 nell'ultimo paragrfo sui prezzi all'origine: le undici piazze non sono in aumento bensì in diminuzione