La Regione Siciliana conferma la propria visione di politica agricola che è fondamentale per lo sviluppo dell'isola: incrementare la capacità di trasformare in loco l'ingente produzione agricola siciliana, tenendo bene in conto l'evoluzione dei mercati di sbocco. E in pochi giorni vara un'operazione che vale ben 215 milioni di euro in termini di investimenti complessivi nelle aziende agricole.

Basti pensare che il 22 maggio 2018 è stata pubblicata la graduatoria della misura 4.2 del Psr Sicilia 2014-2020 per l'incentivazione della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, che ha assegnato a quaranta imprese singole e associate circa 70 milioni di cofinanziamento per investimenti complessivi da 140 milioni nella ristrutturazione e ammodernamento del sistema produttivo aziendale e agroalimentare, implementazione dei sistemi di qualità, tracciabilità e gestione ambientale. Ma anche per l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, materiali di scarto e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia, solo per citare alcune delle iniziative finanziate.

Mentre il 17 maggio 2018 l'assessorato Agricoltura ha lanciato un bando da 30 milioni di euro, a valere sull'Ocm vino, destinato a fare da volano a 75 milioni di investimenti complessivi per la ristrutturazione e riconversione dei vigenti per la campagna 2018-2019, prestando attenzione al mercato del vino che sta premiando negli ultimi anni le etichette siciliane Doc e Igt: con più punti per il biologico e chi non ha effettuato la riconversione produttiva nella scorsa campagna, ma senza la premialità per i vitigni autoctoni.


Psr, investimenti in trasformazione per quaranta aziende

A partire dal 22 maggio è disponibile sul sito dell'assessorato regionale Agricoltura la graduatoria delle istanze ammesse a finanziamento. Si tratta di quaranta tra agricoltori singoli o associati, piccole e medie imprese e grandi imprese che potranno beneficiare di un sostegno pari al 50% del progetto ammissibile, per un importo massimo dell'investimento complessivo pari a 10 milioni per ciascuna impresa e per un ammontare complessivo della dotazione finanziaria del bando pari a 70 milioni.
"Finanziando queste aziende diamo impulso al settore delle produzioni e trasformazioni agroalimentari" afferma l'assessore all'Agricoltura della Regione Siciliana Edy Bandiera"Le aziende avranno pertanto l'opportunità di completare il ciclo produttivo, mediante la trasformazione agroalimentare, passando dalla materia prima al prodotto finito che rappresenta quell'importante valore aggiunto in grado di rendere remunerativo il sistema".
 

Settore vino, ristrutturare i vigneti su 3mila ettari

Il 17 maggio scorso è stato pubblicato sul sito dell'assessorato regionale Agricoltura il bando relativo alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna 2018-2019. Tutte le aziende e i produttori siciliani interessati avranno tempo fino al 30 giugno per inviare i progetti di riconversione, per i quali è stata stanziata una dotazione finanziaria pari a 30 milioni, con un contributo del 40% sul progetto ammissibile, elevabile sino al 60% per le zone ad alta valenza ambientale.

"E' una grossa iniezione di liquidità per un settore di estrema importanza per l'economia della Sicilia" afferma Bandiera. "Con questa dotazione riteniamo di poter finanziare la ristrutturazione e la riconversione varietale di circa 3mila ettari di vigneto distribuiti sull'intero territorio regionale".

Importanti le novità nel campo dei punteggi. E' prevista infatti l'assegnazione di specifico punteggio per i nuovi beneficiari, ovvero le imprese che non hanno beneficiato dell'aiuto della misura nel corso dell'ultima campagna, nonché per le produzioni biologiche e per le imprese che adottano processi produttivi sostenibili. Non costituisce di contro premialità, come era avvenuto per le campagne precedenti, l'impianto di varietà autoctone, al fine di consentire la massima agilità alle imprese nell'investire secondo le tendenze del mercato.
Si è naturalmente puntato sulla qualità, le uve provenienti dai vigneti realizzati attraverso la misura di riconversione e ristrutturazione dovranno infatti essere obbligatoriamente destinate alla produzione di vini Doc o Igt.