I soggetti che vogliono proporre i progetti dovranno costituire un partenariato in cui confluiscano almeno un istituto scolastico ad indirizzo agrario ed uno ad indirizzo alberghiero o della ristorazione e un’associazione senza scopo di lucro, con base associativa, presente nel territorio di riferimento e con esperienza specifica sui temi oggetto di valorizzazione.
I progetti, uno per provincia, dovranno cercare di attuare gli obbiettivi previsti dalla legge 194/2015 sulla tutela della agrobiodiversità e dovranno essere realizzati in sei mesi e comunque entro la fine di aprile 2019.
Oltre a concentrarsi sui temi della biodiversità e della sua conservazione, per i quali dovranno essere predisposti appositi itinerari dedicati alle risorse genetiche a rischio di erosione presenti sul territorio, i progetti dovranno dedicare spazio alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali, promuovere la multifunzionalità delle aziende agricole, valorizzare la cultura rurale, la storia e l’economia locale.
I progetti dovranno prevedere una proposta divulgativa per la valorizzazione di almeno dieci risorse genetiche di interesse agrario, di cui almeno una animale, iscritte nel Registro volontario regionale per la provincia interessata, almeno quattro giornate divulgative per gli studenti delle scuole superiori, un’iniziativa di animazione territoriale e la produzione di materiale divulgativo e informativo.
Ogni progetto potrà essere finanziato con contributo massimo di 10mila euro che può coprire anche il 100% delle spese sostenute per la realizzazione.
Le proposte di progetto dovranno essere presentate entro le ore 13:00 del 16 aprile 2018. Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata sul sito dell’Arsial.
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Fonte: Arsial