La fine del regime di sostegno alle coltivazioni tabacchicole non ha intaccato l’interesse per il tabacco Kentucky. Questo grazie alle aziende agricole che hanno assicurato una produzione che risponde alle esigenze manifatturiere. L’evoluzione della domanda, conseguente ai mutamenti di gusto dei consumatori, modifica gradualmente le esigenze della manifattura che grazie alla filiera corta trasmette le necessarie indicazioni alla produzione agricola. Un ruolo non secondario nel mutamento della domanda è giocato infine dalla normativa sui prodotti da fumo sia nazionale che comunitaria. Obiettivi generali del progetto sono la razionalizzazione della coltura, la riduzione dell’impatto ambientale e degli input chimici di sintesi.
La ricerca in campo tabacchicolo deve puntare a far sì che la qualità del prodotto sia conforme agli standard merceologici richiesti, tenendo parimenti in considerazione il contesto ambientale e sociale sul quale ricade l’attività produttiva.
Il progetto “MiSoTaKy” vuole rispondere alle mutate esigenze della parte agricola della filiera del tabacco, attraverso un piano triennale di ricerca e sperimentazione che preveda lo svolgimento di attività con risultati cadenzati annualmente.
Alla fine dei tre anni di progetto, l’insieme delle conoscenze nuove o già stratificate sulla filiera sarà reso disponibile per l’imprenditoria tabacchicola, nella forma di un manuale o disciplinare che fornisca informazioni utili per la produzione di "tabacco Kentucky di qualità e sostenibile sul piano economico e ambientale".
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Fonte: Accademia dei Georgofili