Anche perché, a tutto oggi, il Psr Campania 2014–2020 è ancora in attesa di un atto di giunta e del Consiglio regionale per avere copertura finanziaria sulla quota di cofinanziamento regionale, che è necessaria ad innescare i cofinanziamenti di Stato e Ue con il Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. Ciò nonostante, Coldiretti ed Agrinsieme plaudono all’iniziativa, ricordando che è ora di trovare i soldi e mettere mano alle modifiche da spedire alla Commissione Ue il prossimo anno.
In particolare, l’Assessorato regionale all’Agricoltura della Regione Campania ha informato con una nota sul proprio sito web - apparsa il 28 luglio 2016 - che con decreto regionale n. 38 della Direzione generale agricoltura emanato in pari data sono state approvate le “Disposizioni attuative Generali delle misure non connesse alla superficie e/o agli animali del Psr Campania 2014–2020”.
Con lo stesso provvedimento è stata data anche approvazione ai seguenti bandi sulle corrispondenti sottomisure:
- 4.1.1 - Supporto per gli investimenti nelle aziende agricole
- 4.1.2 - Investimenti per il ricambio generazionale nelle aziende agricole e l'inserimento di giovani agricoltori qualificati
- 6.1.1 - Insediamento di giovani agricoltori
- 5.2.1 - Ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici
Con la stessa comunicazione dell’assessorato si informa anche che “con successivo provvedimento saranno definiti l’apertura dei termini per la raccolta delle domande di sostegno e la dotazione finanziaria per ciascun bando”.
Nella stessa giornata, il consigliere del presidente Vincenzo De Luca per l’Agricoltura, Franco Alfieri, in un comunicato stampa della Giunta, invece, afferma: “Per l’amministrazione De Luca il tempo è la risorsa più preziosa, per cui, anche se in piena estate, con l’approvazione dei nuovi bandi, che vanno ad aggiungersi a quelli emanati nei mesi scorsi per le misure a superficie e la selezione dei Gruppi di Azione Locale per un importo di oltre 500 milioni, abbiamo inteso lanciare un segnale concreto alle aziende agricole per le quali il Psr rappresenta linfa vitale”.
Sembra di capire che i 500 milioni di euro in bandi siano una stima di Alfieri, poiché nulla è ancora dato sapere ufficialmente rispetto ai tetti finanziari di questi. Se la stima di Alfieri trovasse conferma nel “successivo provvedimento” dell’Assessorato, si tratterebbe di un’operazione di impegno di spesa di vaste proporzioni, pari ad oltre il 27% dell’intero Psr Campania 2014–2020, che è forte di una dotazione finanziaria in conto spesa pubblica di 1836 milioni di euro, il secondo d’Italia dopo quello della Regione Sicilia.
"La pubblicazione – commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale in una nota– è un'espressione di volontà. Uno sforzo apprezzabile prima della pausa agostana, che consente di avere più elementi per l'elaborazione dei progetti. Un passo avanti per un Psr da troppo tempo in fase di elaborazione e che oggi aggiunge un punto di chiarezza in attesa di entrare nell'operatività".
Masiello inoltre sottolinea: "Ma senza la dotazione finanziaria si rischia un ulteriore slittamento dei tempi. Auspichiamo che l'attribuzione delle risorse ed il relativo rapporto tra le misure arrivi prima possibile per consentire di raccogliere le domande e passare agli investimenti. Una nota dolente riguarda la 5.2.1, considerando che nelle aree interne, in particolare nel Sannio, l'attesa di risorse dopo l'alluvione dura da quasi un anno".
“Un tassello importante per il futuro ed il benessere delle imprese agricole ed agroalimentari è stato posto. Siamo soddisfatti del fatto che la Regione Campania abbia mantenuto gli impegni presi, pubblicando entro la data comunicata alle parti sociali, i bandi del Psr 2014-2020 – dice Alfonso Di Massa, coordinatore di Agrinsieme Campania, che aggiunge - ci siamo impegnati per mesi a monitorare l'evoluzione dei lavori e a sollecitare ultimamente anche il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, perché le imprese non erano più in grado di attendere oltre".
"Sicuramente c'è da lavorare in futuro alla revisione del Piano – conclude Di Massa - abbiamo già richiesto l'istituzione di un Tavolo permanente di concertazione sulle modifiche al Psr ed auspichiamo fiduciosi di poterci incontrare presto ed apportare il nostro contributo".