Il Programma di sviluppo rurale della Campania 2014-2020, che sta partendo in questi giorni, è atteso per il 2017 ad una profonda revisione di medio termine. 

E l'Alleanza delle cooperative italiane Campania ha presentato le sue proposte per la nuova programmazione dei fondi europei e, tra queste, le proposte per l’agroalimentare. Lo ha fatto nell’ambito del seminario “La programmazione dei fondi europei 2014-2020, le opportunità per il sistema cooperativo”, svoltosi pochi giorni fa a Napoli, nella sala riunioni del Gruppo di imprese sociali Gesco, alla presenza di Lucia Esposito, presidente del Partenariato economico e sociale della Regione Campania e di Simonetta Volpe, dell'ufficio Programmazione unitaria della Regione Campania.

Maria Grazia Gargiulo, coordinatrice Agroalimentare Alleanza cooperative italiane Campania, ha dichiarato: “Apprezziamo il lavoro fatto dalla Regione per la pubblicazione dei bandi delle misure a superficie e per la selezione dei Gruppi di azione locale, ma chiediamo l’impegno di affrontare immediatamente il problema del cofinanziamento regionale del Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, indispensabile per il concreto avvio del Programmo di sviluppo rurale della Campania 2014-2020”.

Il mondo cooperativo ritiene che sia necessario favorire le aggregazioni tra imprese agricole, soprattutto in forma cooperativa, con un occhio di riguardo al sostegno alle nuove cooperative agricole costituite da giovani.

Grazie al Psr occorre por mano all’adeguamento e realizzazione di nuove piattaforme logistiche orientate ai mercati esteri e della grande distribuzione.
E la Campania è una regione con una importante economia forestale, dove, secondo Aci è necessario finanziare progetti di valorizzazione e tutela del patrimonio boschivo complementari all’attività dei lavoratori forestali e tesi a migliorare l’efficienza delle azioni mediante lo sviluppo della cooperazione forestale.

Un altro pacchetto di proposte riguarda invece le aree interne. Per Aci Campania inoltre è necessario agevolare i progetti sovra comunali attraverso i Gal, ma anche forme diverse di aggregazione per il potenziamento dei servizi pubblici. Nelle aree interne, inoltre è necessario spingere per valorizzare le eccellenze paesaggistiche ed enogastronomiche per creare occupazione stabile anche attivando percorsi di turismo responsabile. Infine, vanno sostenute – secondo Aci Campania – l’innovazione e la ricerca, ma anche investimenti, per la progettazione, la realizzazione e l’acquisto di macchine per l’agricoltura di montagna.