“La Francia nel 2014 è tornata a essere il primo produttore mondiale di vino davanti all'Italia – ammette in una nota la stessa Coldiretti – ma nello stesso anno lo spumante italiano ha superato lo champagne in termini di export di bottiglie, con +20% e un totale di 320 milioni di bottiglie di spumante spedite all'estero, record storico. Le esportazioni di champagne francesi hanno toccato invece quota 307 milioni di bottiglie”.
Sul fronte formaggi l'Italia cresce a livello qualitativo e supera i transalpini. “Con gli ultimi riconoscimenti comunitari – continua Coldiretti – sono 48 i formaggi a denominazione di origine protetta (Dop) tutelati dall'Unione europea, con l'Italia che supera la Francia ferma a 45 e diventa così leader europeo e mondiale nella produzione casearia di qualità”.
Nella classifica generale del numero di prodotti a denominazione di origine registrati e tutelati a livello comunitario l'Italia è ancora davanti, con 271 denominazioni contro le 253 dei francesi. Se poi questi ultimi sono saldamente primi a livello europeo per valore aggiunto agricolo, l'agricoltura italiana è diventata la più green d'Europa, oltre a mantenere ben salda la leadership nel numero di imprese biologiche, con la più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometro zero, e infine la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma.
“La battaglia che Italia e Francia condividono è la tutela della qualità in Europa – conclude Coldiretti - a partire dalla difesa delle specialità alimentari molto diffuse a livello internazionale dei vini, formaggi e altri prodotti tipici. Se per l'Italia a essere più taroccati sono il Parmigianno Reggiano, il Grana Padano e poi il Prosciutto di Parma o San Daniele, Chianti o Amarone, per la Francia ad essere sotto attacco ci sono lo Champagne, ma anche il Beaujolasi, Bordeaux, Cognac e formaggi come Roquefort”.