Sono state inserite due novità strutturali. La prima: le regole saranno accompagnate da una azione strutturata di comunicazione agli operatori sulle migliori pratiche adottabili nel processo di condizionamento, conservazione e messa in vendita, per ottimizzare le potenzialità qualitative del prodotto italiano.
La seconda: non ci saranno riferimenti alle tre date di inizio raccolta, spedizione e messa in vendita, ma solo i parametri qualitativi relativi al grado zuccherino più alto della norma e alla durezza (quest’ultimo neanche previsto dalle norme europee di qualità) per rendere inoltrabile l’accordo con la necessaria unanimità delle componenti interessate al prodotto.
Ma la vera novità è rappresentata dalla richiesta immediata, già protocollata presso il Mipaaf, di estensione erga omnes dell’accordo nella sua unica versione, anche in ragione del fatto che, in particolare senza date di riferimento, la sola possibilità di controlli sistematici risiede in ambito pubblico, in un contesto di estensione di queste semplici regole di aumento qualitativo alla generalità degli operatori del mercato nazionale.
"Confidiamo in una attenzione particolare del ministero con una coerente tempistica - scrive Ortofrutta Italia in una nota - sia per l’assoluta novità rappresentata dalla nostra richiesta, ma soprattutto perché offriamo la possibilità concreta al Paese primo produttore mondiale di kiwi di accelerare di parecchi anni l’ineludibile processo di miglioramento qualitativo, necessario per ridare valore economico a tutta la filiera".
Accordo interprofessionale kiwi 2014/2015
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Fonte: Ortofrutta Italia