I cittadini più poveri dell'Ue continueranno a poter contare sul Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti (Fead) per il periodo 2014-2020 per procurarsi cibo, assistenza di base e accesso ai servizi sociali, grazie a un accordo con il Consiglio approvato dal Parlamento europeo. I deputati sono riusciti a mantenere invariato il budget di 3,5 miliardi di euro, lo stesso importo assegnato al programma per il periodo di bilancio 2007-2013 (gli Stati membri avevano inizialmente proposto un taglio di un miliardo di euro) e hanno assicurato che il fondo sarà operativo immediatamente.

"Siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi chiave in negoziati con la Commissione e gli Stati membri durati un anno, ossia l'aumento del budget da 2,5 a 3,5 miliardi di euro, per rafforzare il ruolo delle organizzazioni anti-povertà nella progettazione, gestione e monitoraggio del programma e per semplificare le procedure amministrative. Il nuovo programma Fead che ora abbiamo concordato è la prima iniziativa europea specifica per aiutare le persone in situazione di privazione estrema, particolarmente per la povertà alimentare, per i senzatetto e per la povertà infantile in tutti gli Stati membri", ha affermato il relatore Emer Costello Gruppo dell'alleanza progressista di socialisti e democratici al Parlamento europeo.

Applicazione più ampia
Il nuovo programma coprirà tutti gli Stati membri e sostituirà il programma di distribuzione di derrate alimentari progettato per utilizzare le eccedenze prodotte nell'ambito della politica agricola comune. Le finalità del fondo sono ampliate con l'inclusione di due programmi di aiuto alla distribuzione di cibo e dell'assistenza materiale di base (come abbigliamento e materiale scolastico), e per finanziare misure d'inclusione sociale per i più poveri.

Donazioni di cibo
Il Fondo sosterrà anche le donazioni di cibo e in particolare la raccolta, il trasporto e la distribuzione degli alimenti, contribuendo così a ridurre gli sprechi alimentari.

Tasso di cofinanziamento
Il testo riprende la richiesta del Parlamento di definire il tasso di cofinanziamento del programma (la quota versata dall'Ue, il resto viene pagato dagli Stati membri) all'85% delle spese ammissibili e di aumentarlo al 95% per i Paesi più colpiti dalla crisi.

Prossime tappe
Il testo deve ancora essere formalmente approvato dal Consiglio. Saranno applicate misure transitorie per evitare di interrompere la fornitura di aiuti in corso.