Su base annua, l'indice grezzo del totale delle vendite segna un aumento dello 0,2%, sintesi di un aumento dell'1,0% per le vendite di prodotti alimentari e di una diminuzione dello 0,4% per quelle di prodotti non alimentari. Le vendite per forma distributiva mostrano, nel confronto con il mese di agosto 2012, un aumento per la grande distribuzione (+1,7%) e una diminuzione per le imprese operanti su piccole superfici (-1,1%).
Nel confronto con i primi otto mesi del 2012, le vendite di prodotti alimentari segnano una flessione dell'1,2% e quelle di prodotti non alimentari del 3,0%, per una diminuzione complessiva del 2,2%.
Coldiretti: "Sale per flop vacanze di agosto"
L'organizzazione agricola commentando i dati Istat sottolinea: "L’aumento delle vendite al dettaglio ad agosto spinta dagli alimentari (+1%) si spiega purtroppo soprattutto con il fatto che 3 milioni di italiani in più rispetto allo scorso anno sono rimasti a casa ad agosto e hanno continuato a fare la spesa perché hanno tagliato le vacanze -sottolinea Coldiretti -, ma anche i pasti ai ristoranti, pizzerie e trattorie. Anche molti di quelli che sono andati in vacanza hanno preferito acquistare i prodotti alimentari nel commercio al dettaglio piuttosto che mangiare fuori casa. Purtroppo la crisi costringe gli italiani ad una spending review che riguarda i luoghi di consumo alimentare e le modalità di fare la spesa. Con la crisi si dice addio al negozio di fiducia e quasi la metà degli italiani (47%) si reca in diversi esercizi commerciali per acquistare il prodotto che cerca dove costa meno, magari aiutati da internet e volantini sui quali è guerra nel pubblicizzare offerte speciali e sconti, secondo l’indagine Coldiretti-Ixe’ a ottobre 2013. Mai come nel passato - conclude Coldiretti - fare la spesa è diventata una sfida alla ricerca della maggiore convenienza che richiede fatica e tempo".
Confeuro: "E' allarme per le Pmi dell'agroalimentare"
"La crescita su base annua per i discount (+3,6%), per i supermercati (+1,3%), per gli ipermercati (+1,3%) e per la grande distribuzione (+1,7%), – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – evidenzia il difficile momento delle piccole e medie imprese del settore agroalimentare (-1,1%). Il primario italiano è rinomato per il lavoro delle molte aziende a conduzione familiare, ed è su quelle che l'esecutivo deve puntare per favorire la ripresa. Questi dati raccontano i risultati di politiche sbagliate e in antitesi con le peculiarità del sistema agricolo nostrano; va invertita la rotta – conclude Tiso – attraverso agevolazioni fiscali, uno snellimento della burocrazia e un maggiore riconoscimento della qualità delle produzioni".
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Fonte: Agronotizie