L'Istat rende noti dati relativi al commercio al dettaglio nel mese di agosto 2013. L'indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) resta invariato rispetto al mese precedente. Nella media del trimestre giugno-agosto 2013 l'indice registra una diminuzione dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. A fronte dei dati di luglio 2013, le vendite di prodotti alimentari non subiscono alcuna variazione mentre quelle di prodotti non alimentari diminuiscono dello 0,1%.

Su base annua, l'indice grezzo del totale delle vendite segna un aumento dello 0,2%, sintesi di un aumento dell'1,0% per le vendite di prodotti alimentari e di una diminuzione dello 0,4% per quelle di prodotti non alimentari. Le vendite per forma distributiva mostrano, nel confronto con il mese di agosto 2012, un aumento per la grande distribuzione (+1,7%) e una diminuzione per le imprese operanti su piccole superfici (-1,1%).
Nel confronto con i primi otto mesi del 2012, le vendite di prodotti alimentari segnano una flessione dell'1,2% e quelle di prodotti non alimentari del 3,0%, per una diminuzione complessiva del 2,2%.


Coldiretti: "Sale per flop vacanze di agosto"
L'organizzazione agricola commentando i dati Istat sottolinea: "L’aumento delle vendite al dettaglio ad agosto spinta dagli alimentari (+1%) si spiega purtroppo soprattutto con il fatto che 3 milioni di italiani in più rispetto allo scorso anno sono rimasti a casa ad agosto e hanno continuato a fare la spesa perché hanno tagliato le vacanze -sottolinea Coldiretti -, ma anche i pasti ai ristoranti, pizzerie e trattorieAnche molti di quelli che sono andati in vacanza hanno preferito acquistare i prodotti alimentari nel commercio al dettaglio piuttosto che mangiare fuori casa. Purtroppo la crisi costringe gli italiani ad una spending review che riguarda i luoghi di consumo alimentare e le modalità di fare la spesa. Con la crisi si dice addio al negozio di fiducia e quasi la metà degli italiani (47%) si reca in diversi esercizi commerciali per acquistare il prodotto che cerca dove costa meno, magari aiutati da internet e volantini sui quali è guerra nel pubblicizzare offerte speciali e sconti, secondo l’indagine Coldiretti-Ixe’ a ottobre 2013. Mai come nel passato - conclude Coldiretti - fare la spesa è diventata una sfida alla ricerca della maggiore convenienza che richiede fatica e tempo".

Confeuro: "E' allarme per le Pmi dell'agroalimentare"
"La crescita su base annua per i discount (+3,6%), per i supermercati (+1,3%), per gli ipermercati (+1,3%) e per la grande distribuzione (+1,7%), – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – evidenzia il difficile momento delle piccole e medie imprese del settore agroalimentare (-1,1%). Il primario italiano è rinomato per il lavoro delle molte aziende a conduzione familiare, ed è su quelle che l'esecutivo deve puntare per favorire la ripresa. Questi dati raccontano i risultati di politiche sbagliate e in antitesi con le peculiarità del sistema agricolo nostrano; va invertita la rotta – conclude Tiso – attraverso agevolazioni fiscali, uno snellimento della burocrazia e un maggiore riconoscimento della qualità delle produzioni".