"La norma non vale purtroppo per gli alimentari la cui origine resta sconosciuta ai consumatori nonostante siano più rilevanti i rischi di frodi e inganni  e maggiore siano i pericoli per la salute".

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l'approvazione, da parte della Commissione Mercato interno e protezione dei consumatori del Parlamento europeo, dell'obbligo di indicazione di origine controllata contenuto nella proposta di Regolamento sulla sicurezza dei prodotti.
"Un ritardo accumulato sotto la pressione delle lobby che fanno affari sulla mancanza di trasparenza al consumatore e che - sottolinea la Coldiretti - deve essere al più presto colmato".

Coldiretti ricorda infatti che in Europa la provenienza di oltre la metà dei prodotti alimentari resta anonima, dalla pasta ai formaggi, dai salumi ai succhi di frutta fino a tutti i tipi di carne tranne quella bovina. E' infatti in vigore solo l’obbligo di indicare l’origine della carne bovina (dal 2003, dopo l’emergenza mucca pazza) e dell'ortofrutta fresca, il codice di identificazione per le uova (dal primo gennaio 2004), il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto (dal primo agosto 2004) e l'indicazione d’origine delle olive impiegate nell’olio (dal 1° luglio 2009).