Il presidente Comagri ha poi fatto il punto sull’impegno delle istituzioni europee: “Recuperare efficienza nell'utilizzo delle risorse - ha proseguito De Castro - è un obbligo non solo morale, per permettere ai nostri figli di godere della stessa ricchezza di offerta di cui abbiamo goduto noi, ma è un obbligo anche dal punto di vista economico e politico. Questo a Bruxelles si percepisce con chiarezza, anche se fino ad ora non c'è stata altrettanta chiarezza sul come agire e non c'è stata una vera concertazione tra le istituzioni europee. Il Parlamento, la casa dei cittadini Ue, ha fatto da capofila tra le istituzioni, iniziando ad affrontare l’argomento nell'ottobre 2010, ricevendo una delegazione del Last-minute-market in Commissione Agricoltura. Nel gennaio 2012, abbiamo approvato una risoluzione per ridurre lo spreco alimentare nell'Ue. In quel testo c'era un appello a impegnarsi a ridurre la dispersione alimentare e idrica del 50% nel 2025. Ma nel documento approvato da Strasburgo c'erano anche proposte concrete come, ad esempio, introdurre una doppia data di scadenza sulle etichettature degli alimenti. Una a indicare la data oltre la quale si perdono alcune proprietà organolettiche, cioè "da consumarsi preferibilmente entro" (o termine minimo di conservazione), l'altra a indicare l'effettiva scadenza del prodotto, passata la quale diventa pericoloso per la salute. Ci aspettiamo adesso un’iniziativa da parte della Commissione Ue. Nell'esame che dovrà farne il Parlamento c'è l'opportunità di coordinare tutti gli sforzi della filiera alimentare”.
De Castro ha poi ricordato l'evento dell'Expo 2015: “?Anche la Commissione europea ha aderito entusiasticamente a questo appuntamento nel quale la lotta spreco alimentare si iscrive a pieno titolo: il tema sarà infatti "Nutrire il pianeta, energia per la vita". Il 2015 è una grande occasione per mettere assieme gli sforzi di scienziati, amministratori, imprese di produzione alimentare e logistica, per fare della lotta allo spreco alimentare una battaglia mondiale”.
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Fonte: Paolo De Castro - Presidente Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo