La ricostruzione post terremoto degli immobili, sia ad uso abitativo ma soprattutto ad uso produttivo, è ferma al palo, bloccata dalla Legge Regionale 16 che di fatto non ha saputo fornire gli strumenti necessari a rendere agevole l'avvio dei lavori".
Questo il giudizio del presidente di Confagricoltura Emilia-RomagnaGuglielmo Garagnani, a un anno dal disastroso sisma del 20 e 29 maggio 2012.

"Lo stallo - spiega Garagnani - è generato in primis dagli uffici tecnici dei vari comuni colpiti dal sisma che hanno palesato disomogeneità di comportamento nell'istruire le istanze di concessione edilizia, esigendo un “normale” rispetto dei vincoli ed imponendo massima rigidità nell'opera di ricostruzione. Risultato: ad oggi sono state presentate in totale 109 domande, di cui solo 6 per il settore agricolo”.

Quella normativa - precisa il presidente dell'organizzazione - avrebbe dovuto segnare il passo verso la piena ripresa sociale ed economico-produttiva nelle aree devastate dal terremoto, invece si è dimostrata inadeguata e insufficiente.
L'attenzione e l'impegno dimostrati dall'assessorato regionale all'Agricoltura, che ha tempestivamente attivato misure ad hoc e reperito risorse finanziarie, sono stati purtroppo messi in discussione da una macchina burocratico legislativa che non ha funzionato”
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Confagricoltura Emilia-Romagna chiede dunque al presidente della Regione e Commissario per la ricostruzione Vasco Errani di intervenire subito affinché sia trovata una soluzione condivisa anche dalle amministrazioni comunali.