La lacerazione dei tessuti è fattore predisponente all’instaurarsi di infezioni da monilia e porta a un forte deprezzamento del prodotto. Per rimediare a questo tipo di danno sono stati proposti molti sistemi, dalle coperture impermeabili ai trattamenti antitraspiranti, da prodotti a base di sali di calcio, rame o recentemente silicio a prodotti con aminoacidi per rendere più elastica e resistente l’epidermide dei frutti in accrescimento oppure limitare la penetrazione dell’acqua all’interno del frutto.
Limitando il campo di studio alle sole coperture, la tecnica proposta non utilizza teli completamente impermeabili per coprire le piante, ma cerca di limitare la bagnatura dei frutti in entità e durata.
L’idea della rete a doppio strato anticracking è nata dall’ipotesi che, in impianti a fusetto o a palmetta, una rete a maglia stretta, disposta nella linea di colmo di un sistema antigrandine a capannina (larga un paio di metri), possa ridurre sensibilmente la bagnatura dei frutti. Le gocce vengono finemente suddivise e/o indirizzate all’esterno della chioma, mentre gli scambi gassosi (l’evapotraspirazione) e l’effetto camino non vengono limitati al contrario di quanto avviene con le coperture continue con teli in plastica.
Questa tecnica evita anche gli eccessi microclimatici (soprattutto l’effetto serra in giornate molto calde e soleggiate) della copertura completamente impermeabile. La rete antigrandine Iridium® perla completa il lavoro nell’interfilare difendendo attivamente dalla grandine con una copertura continua e al contempo migliorando la diffusione della luce. In effetti la rete fotoselettiva Iridium® perla si caratterizza per una spiccata capacità di diffondere la luce, migliorandone la distribuzione nelle parti interne e basse della chioma.
A Ferrara in collaborazione con l’Azienda Salvi il nuovo sistema anticracking è stato messo in prova su ciliegio Van impiantato ad alta densità e confrontato con lo standard aziendale, ovvero con la rete antigrandine verde.
La frutta raccolta a maturazione il 18 giugno 2012 è stata valutata e analizzata in laboratorio e ne è emerso che sotto rete anticracking Iridium® si sono raccolti il 15% di frutti perfettamente integri in più.
In effetti il 54% del prodotto proveniente da sistema anticracking Iridium® era esente da danno rispetto al 39% sotto rete antigrandine verde. L’incidenza della monilia è stata ridotta di un terzo (dal 27,8% al 16,7%) e il danno esteso da cracking di quasi la metà (dal 9,3 al 5,6%).
Un ulteriore aspetto interessante è il positivo impatto sulla qualità dei frutti raccolti, infatti sotto il sistema anticracking Iridium® le ciliegie sono risultate più sode al penetrometro, a fronte di un contenuto simile di zuccheri e acidità totale rispetto a rete verde. Il colore rosso è risultato più intenso al colorimetro Minolta mentre non si sono misurate differenze nei calibri delle drupe.
Durezza dei frutti ottenuti con Sistema anticracking Iridium® (perla DS)
e con una copertura tradizionale
D. Neri e M. Bravetti
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali
Università Politecnica delle Marche
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Fonte: Agritenax srl