E' importante la prima approvazione del decreto sviluppo, nato dal lavoro svolto dal ministero dello Sviluppo economico insieme alle categorie produttive per mettere in moto processi di crescita soprattutto delle piccole imprese. E anche l’agricoltura ha potuto fare le proprie proposte”. Così il presidente di Confagricoltura Mario Guidi all’approvazione al Senato del disegno di legge di conversione del Decreto Sviluppo, che passa ora all’attenzione della Camera dei Deputati.
 
L’impianto è interessante – ha osservato il presidente Guidi - perché ammoderna le relazioni economiche delle imprese: dalla digitalizzazione, all’avvio di nuove imprese innovative. Per l’agricoltura è importante il correttivo all’art. 62 del ‘Cresci Italia’ che consente di mantenere l’impianto delle regole di pagamento e contrattuali nei rapporti tra imprese dell’agroalimentare, ma esclude i rapporti tra agricoltori che sono connessi al processo produttivo, come nel caso del biologico. Il Governo dovrebbe ritoccare la norma base per evitare che restino penalizzate le aziende esportatrici, costrette ad applicare termini di pagamento anche verso l’estero”.
 
Guidi trova inoltre opportuno il venir meno per le società agricole del divieto di esercitare attività extra agricole per un 10% del fatturato. L’operatività delle stesse società è così più flessibile a patto che si ripristini la possibilità di optare per il reddito catastale che l’attuale testo del disegno di legge di Stabilità cancellerebbe.
 
Interessanti appaiono – ha concluso il presidente - gli interventi a favore delle reti di impresa che potranno partecipare a gare pubbliche, e di quelle agricole in particolare che avranno la possibilità di istituire fondi di mutualità tra i partecipanti alle varie reti”.