Continua il dibattito sull'articolo 62, quello che definisce i tempi, 30 o 60 giorni, per il pagamento delle derrate agroalimentari, con le diversi lobby della filiera schierate pro o contro a seconda delle convenienze di parte. L'argomento non è sfuggito all'attenzione dei quotidiani pubblicati in questi giorni, a iniziare da "Avvenire" del 4 dicembre che ha illustrato le posizioni assunte dalle industrie del settore e anche dalla distribuzione organizzata, che ora si dicono favorevoli al provvedimento. Non mancano tuttavia le posizioni contrarie alla norma espresse da alcune componenti del mondo economico, come quelle riportate sulle pagine di "Italia Oggi” del 4 dicembre. Il 5 dicembre è ancora “Italia Oggi” che commenta un emendamento all'articolo 62, già approvato in commissione Industria del Senato, con il quale vengono escluse dai termini di pagamento le compravendite fra agricoltori. Dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” l'articolo 62 viene preso in esame per le sanzioni che vi sono previste, entrando al contempo nel dettaglio di alcune procedure che la norma prescrive. Fra una manovra e l'altra, bisogna prestare attenzione ai nuovi impegni che riguardano il mondo agricolo. E' il caso di quanto previsto dalla “manovra per la crescita” che dispone la revisione obbligatoria delle macchine agricole soggette ad immatricolazione. I dettagli si possono leggere su “Italia Oggi” dell'uno dicembre.

 

Bene, nonostante tutto

A dispetto della crisi, l'agricoltura continua a registrare dati positivi. Un'analisi Coldiretti riportata da “Il Mattino” indica che anche nel terzo trimestre di quest'anno l'occupazione in agricoltura è cresciuta dell'1,1%. Crescono anche i giovani imprenditori che hanno in mano le redini delle imprese agricole. Le aziende individuali in agricoltura guidate da “under 35”, si legge sul “Corriere della Sera” del 30 novembre, sono aumentate del 4,2% e per di più uno su tre ha in tasca una laurea. In tema di lavoro c'è poi da segnalare la notizia riportata da “Italia Oggi” del 30 novembre che informa sulla proroga a fine anno per la richiesta di sconti Inail sui lavoratori dipendenti.

 

Ricerca docet

Molte le notizie che riguardano il mondo della ricerca e dell'innovazione. Fra queste merita una lettura l'articolo riportato dal “Corriere della Sera” del 30 novembre a proposito del corredo genetico del grano. Che per numero di geni supererebbe di gran lunga l'uomo e avrebbe un numero di nucleotidi cinque volte maggiore. Con la conclusione che il grano è più “intelligente” dell'uomo. Non meno curiosa, e con maggiori risvolti pratici, la notizia riportata da “Repubblica” del 3 dicembre sulla spirulina. A dispetto del nome, che lascia pensare ad altro, si tratta di un'alga con un elevato contenuto proteico, la cui coltivazione potrebbe dare una risposta al crescere delle esigenze alimentari del mondo. Se in futuro dovremo nutrirci di alghe, si spera almeno che abbiano un sapore accettabile. Di questo aspetto, però, la ricerca non parla. Nel frattempo vanno avanti le ricerche per produrre di più con l'agricoltura tradizionale, magari utilizzando meno chimica. Se ne parla su “Italia Oggi” del 3 dicembre commentando un recente libro sull'agricoltura dall'eloquente titolo: Green 3.0. Per il momento teorie, ma intanto dal 2013 è previsto che in vigna sia ridotto l'impiego di agrofarmaci e al contempo si provveda alla formazione degli addetti. Un argomento sul quale si sofferma “L'Arena” del 3 dicembre.

 

Sfregio al Brunello

Vino e innovazione tecnologica sono poi i protagonisti della ricetta che a parere del settimanale “L'Espresso” in edicola il 30 novembre, hanno consentito la forte crescita del Chianti e il suo successo nell'export. Per superare la sfida sui mercati internazionali, afferma Gianni Zonin in un'intervista raccolta dal “Gazzettino” dell'uno dicembre, è anche necessario puntare su dimensioni adeguate e non sempre “piccolo è bello”. Colpisce per la sua “violenza enologica” quanto accadutoto ad un importante produttore di Brunello, cui hanno distrutto sei annate di produzione versando nelle fogne 60mila litri di vino. Un'atto vandalico, dalle inquietanti sfumature, riportato nelle pagine di cronaca nera del “Corriere della Sera” del 4 dicembre.

 

Protesta bianca

E il latte? Ancora alle prese con la protesta per il mancato rinnovo del prezzo. Come già avvenuto nella settimana precedente, gli allevatori hanno continuato a mantenere il presidio aperto di fronte allo stabilimento Italatte di Caravaggio, in provincia di Bergamo. I commenti si possono leggere sul quotidiano cremonese “La Provincia” in edicola il 4 dicembre. Si torna anche a parlare di quote latte, con “La Padania” del 5 dicembre che tuona contro le multe e chiede che siano restituiti i soldi agli allevatori che le avrebbero pagate ingiustamente.