Il Cra, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, riparte con un nuovo Cda e stanzia oltre 1,4milioni di euro per 32 assegni di ricerca. Il Consiglio d’amministrazione si è insediato lo scorso martedì 4 settembre nella sede del dicastero delle Politiche agricole alimentari e forestali alla presenza del ministro Mario Catania che ha dichiarato:

La ricerca scientifica in agricoltura sostiene gli imprenditori agricoli nel rinnovamento e fornisce strumenti per affrontare le difficoltà causate dai cambiamenti climatici. Il Cra ha una funzione fondamentale: costruire un rapporto e un dialogo sempre più stretto con il mondo del lavoro e con le organizzazioni del settore e dare nuovo impulso alla ricerca in ambito agricolo. Tengo a sottolineare l’importanza del bando lanciato lo scorso agosto dal Cra per l’attribuzione di 32 assegni di ricerca: si tratta di un segnale dell’attenzione del ministero per l’innovazione del comparto su tutti i fronti”.

Nel mese di agosto, infatti, il Cra ha lanciato quattro bandi per il conferimento di 32 assegni di ricerca, per un impegno di spesa complessivo di oltre 1,4 milioni di euro, sulle seguenti tematiche: produzioni vegetali e biotecnologie, scienze delle produzioni animali, produzioni agro-industriali, produzioni forestali e ambiente. I contributi, del valore di 45.892 euro per due anni, saranno assegnati a seguito della selezione indetta con i bandi che scadranno il 10 settembre 2012. Le domande di partecipazione sono scaricabili dal sito del Cra.

Il nuovo Cda dell’ente è composto dal presidente del Cra Giuseppe Alonzo, dal professor Francesco Adornato, preside della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Macerata, dal professor Salvatore Tudisca, professore ordinario di Economia ed estimo rurale all'Università degli Studi di Palermo, e da Rita Clementi, ricercatrice in genetica medica. 

Nel corso della seduta, il Consiglio d’amministrazione ha approvato all’unanimità il nuovo statuto. “Il consenso generale dei membri del Cda sui contenuti e le finalità del nuovo statuto – ha sottolineato il presidente Alonzo - è uno stimolo importante per avviare una nuova stagione di attività dell’ente al servizio della ricerca e delle aziende della filiera agroalimentare”.