Confagricoltura, nell'ottica di una sempre maggiore sostenibilità economica dei processi produttivi, ha ospitato la presentazione del progetto internazionale 'Uso sostenibile dei fumiganti per il contenimento dei patogeni terricoli in orticoltura', che si è svolto nella sede dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli. L'Italia è leader mondiale per molti comparti ortofrutticoli e floricoli che hanno mercati ormai su scala globale. "Diventa obbligatorio quindi – sostiene il presidente Mario Guidi - mettere a punto strategie di difesa che utilizzino tecniche alternative e integrate tra mezzi chimici ed altri mezzi fisico-agronomici, senza perdere efficienza, studiando la sostenibilità economica di tecniche e prodotti che possano sostituire le sostanze che vengono via via vietate".
In attesa di alternative applicabili nelle diverse realtà agronomiche, Confagricoltura ritiene che non si debbano comunque eliminare drasticamente tutte le sostanze attive utili. La recente richiesta di continuare ad utilizzare in emergenza un prodotto chimico, l'1,3 dicloropropene ovvero 1,3 D, avanzata anche ai ministri dell'Ambiente Clini, della Salute Balduzzi e delle politiche Agricole Catania, va in questo senso: "Occorre accelerare ricerca e innovazione – sottolinea Confagricoltura – ricordando il rischio che se non si fanno andare di pari passo restrizioni normative, liberalizzazione dei mercati ad alternative praticabili, si può minare la competitività delle nostre imprese".
E' fondamentale, per l'Organizzazione degli imprenditori agricoli, continuare ad autorizzare l'uso di alcuni principi attivi essenziali per rendere praticabili produzioni agricole fondamentali per la sopravvivenza stessa dell'agricoltura italiana, spesso in zone sensibili come il Mezzogiorno.
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Fonte: Confagricoltura