Finalmente la pioggia: da alcuni giorni basse temperature e precipitazioni allontanano lo spettro del razionamento d'acqua e della siccità nelle campagne e nelle città, dopo un mese di marzo con precipitazioni dimezzate (-52%) e punte del 70% in meno al nord. Lo stato di emergenza per la siccità è stato già dichiarato dalla Toscana al Veneto fino all'Umbria, ma la situazione è grave in tutte le regioni del Centro nord.

"Con il manifestarsi della siccità in questo periodo - spiega la Coldiretti - siamo in una situazione del tutto straordinaria, come dimostra lo stato dei principali fiumi e laghi al centro nord. Ad essere in difficoltà sono tutte le regioni del Nord, insieme a Toscana, Umbria e Sardegna dove sono in sofferenza i cereali, gli ortaggi, le piante da frutto ed anche gli allevamenti perché manca il foraggio fresco".

"Il crollo delle precipitazioni a marzo 2012 si è verificato – riporta la Coldiretti - dopo che sul territorio nazionale è caduto il 10% di acqua in meno nel 2011, ma a cambiare è stata anche la distribuzione della pioggia con il problema della siccità che colpisce il Nord Italia dove nell'inverno le precipitazioni sono addirittura dimezzate" (elaborazioni Coldiretti sulle rilevazioni Isac Cnr relative al periodo di riferimento 1970-2000).

Coldiretti ricorda che per essere davvero utili le precipitazioni devono "cadere in modo costante, leggero e durare più giorni mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine, provocano gravi danni alle colture primaverili con i terreni che non riescono ad assorbire l'acqua e tende ad allontanarsi per scorrimento".

Ma la tanto attesa pioggia porta con sé anche non pochi rischi: a preoccupare sono il freddo e il gelo che in montagna rischiano di danneggiare le piante da frutto che si trovano nella fase critica di fine fioritura.