Toscana
Siccità, stato d'emergenza regionale

Decretato in Toscana lo stato di emergenza per la siccità: la decisione è stata presa dal presidente della Regione, Enrico Rossi, sulla base delle valutazioni dei tecnici che nelle settimane scorse hanno monitorato la situazione idrologica nella Regione, sia per quanto riguarda i consumi domestici sia per quanto riguarda le esigenze dell'agricoltura e del sistema produttivo.

Con questa decisione, ha fatto sapere Rossi, "deliberiamo di dare a fidi 20 milioni per costituire un fondo di garanzia che consentirà di garantire investimenti per 118 milioni di euro, destinati a interventi di emergenza e per ridurre le perdite della rete idrica, che oggi ammontano al 30%". Il presidente ha detto di voler scrivere ai sindaci per invitarli ad emettere le ordinanze di igiene sanitaria per limitare i consumi e accelerare l'esecuzione di interventi urgenti.

Al momento la siccità ha causato all'agricoltura toscana danni per circa 60 milioni di euro che, come ha reso noto l'assessore regionale all'Agricoltura, Gianni Salvadori, riguardano principalmente seminativi e cereali. Salvadori ha anche annunciato che sono in arrivo 3 milioni di euro per la manutenzione e il ripristino dei piccoli invasi.

Positivo il giudizio della Cia Toscana sull'iniziativa della Regione: "Il presidente Rossi ha dimostrato piena consapevolezza dei rischi che incombono sulle produzioni agricole e zootecniche - ha detto il presidente dell'organizzazione, Giordano PascucciImportante anche l'immediato intervento proposto da Salvadori per ripristinare la capacità di raccolta idrica dei piccoli invasi, così come l'impegno dell'assessore Bramerini ad accelerare la realizzazione di alcune opere strategiche e, nell'immediato, a disciplinare per tutti l'uso dell'acqua in caso di emergenza".

L'acqua - ha ribadito la Cia Toscana - è un fattore produttivo determinante per l'agricoltura, che occorre assicurare alle imprese chiedendo loro al tempo stesso il massimo sforzo per contenerne l'utilizzo evitando sprechi. "Come Cia Toscana – ha concluso Pascucci – diamo la nostra piena disponibilità alle istituzioni per affrontare insieme l'emergenza attraverso una disciplina rigorosa che contenga i consumi idrici in tutti i campi, garantendo una equa distribuzione della risorsa".

Fonte: Agrapress e Agenzia Impress

 

Veneto
Il 2012 inizia bene per l'agricoltura, anzi no

Esaminando le tendenze più significative in corso nei primi mesi del 2012, i prezzi dei prodotti cerealicoli hanno registrato una lieve ripresa delle quotazioni rispetto agli ultimi mesi del 2011, che tuttavia sembra essersi già esaurita. I tecnici economici di Veneto Agricoltura analizzando i listini, rilevano che essi appaiono consolidati su livelli di prezzi compresi tra 200-220 euro/t per il frumento tenero (comunque inferiori di circa il 25% rispetto allo stesso periodo del 2011), attorno a 200 euro/t per il mais (-13% circa) e di 390 euro/t per la soia, che presenta il calo meno rilevante (-5% circa).

Per quanto riguarda le intenzioni di semina, le prime indicazioni per la nuova annata agraria evidenziano un crollo significativo delle superfici investite a frumento duro e orzo: per il primo si stima addirittura un calo superiore al 50%, mentre per quanto riguarda l'orzo la flessione dovrebbe attestarsi su una percentuale di circa il 30%, causando per entrambi una contrazione della superficie al di sotto dei 5.000 ettari. A beneficiarne sarà sicuramente il frumento tenero, per il quale è possibile prevedere un aumento nell'ordine del +10/15% delle superfici coltivate, che dovrebbero attestarsi su circa 95.000 ettari, tornando sui livelli registrati nel 2009. Per quanto riguarda le colture a semina primaverile, si prevede un aumento delle superfici coltivate a barbabietola da zucchero, per le quali si stimano maggiori investimenti per circa 5.000 ettari, fino a sfiorare i 15.000 ettari complessivi, mentre mais e soia dovrebbero confermare le superfici coltivate nel 2011, con la possibilità di variazioni comprese tra +5 e -5%.

L'andamento del vino veneto nei mercati sembra essere determinato soprattutto dal momento favorevole dei vini bianchi, in particolare del Prosecco. Alla borsa merci di Treviso i bianchi Doc registrano infatti ad inizio 2012 un ulteriore aumento (+11%) dopo il buon recupero osservato nel 2011 rispetto all'anno precedente (+28%), mentre le quotazioni dei rossi DOC sulla piazza di Verona subiscono una riduzione di circa il 16%.

Nei primi mesi del 2012 il prezzo del latte crudo alla stalla sta mantenendo il buon recupero del 2011 con quotazioni superiori ai 40 euro/100 litri + IVA + premio qualità. Anche per quanto riguarda la zootecnica da carne, in particolare i vitelloni, le quotazioni sono su livelli più alti di circa 10% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Ciononostante le previsioni per l'annata non sono particolarmente favorevoli, a causa della contrazione della domanda e dell'aumento dei costi dei ristalli.

Fonte: Veneto Agricoltura

 

Calabria
Coldiretti: 'Impegni Coca-Cola su Rosarno solo formali'

E' passato quasi un mese dal 6 marzo, "giorno chiave della mobilitazione Coldiretti a Rosarno, ma - ha affermato Pietro Molinaro, presidente regionale dell'organizzazione - nonostante gli incontri istituzionali, con le relative assicurazioni, la Coca-Cola Company continua a non dare alcun cenno positivo sulla catena di sfruttamento che interessa l'intera filiera agrumicola da industria". 

Appare fondato, secondo Molinaro, "il sospetto che da parte del 'gigante delle bibite' si sia trattato solo di impegni formali per mettere una 'pezza' al danno di immagine dopo la denuncia della rivista inglese 'The ecologist'". 

"Si sta per concludere la campagna agrumicola e oltre al prezzo pagato ai produttori di 0,7 centesimi di euro, abbiamo potuto riscontrare - sottolinea Molinaro - che la richiesta di succo concentrato è diminuita".

Secondo Molinaro, "si potrebbe essere in presenza di una sottile ritorsione. Altro che aumentare l'acquisto di succo dalla Calabria! L'ulteriore sospetto poi è che le multinazionali stiano effettuando una forma di cartello e su questo sarebbe importante che l'autoritè per la concorrenza sui mercati svolgesse le opportune indagini".

Fonte: Agrapress

 

Sicilia
Frane, a Palazzolo è emergenza

Per le aziende agricole e zootecniche della zona montana di Palazzolo, in provincia di Siracusa, sono gravi i disagi per le frane sulle strade provinciali delle contrade Poi e Falabia e del tratto che collega a Giarratana. A lanciare l'allarme è Confagricoltura Siracusa, che chiede interventi immediati per rendere praticabili i collegamenti.

"La politica pensa a tutto tranne che alle esigenze dei cittadini - denuncia Pippo Giardina, responsabile del settore zootecnico di Confagricoltura Siracusa -. Hanno messo la segnaletica e per loro ora è tutto a posto, ma i lavori per la sistemazione delle strade non sono ancora partiti e chi passa, ora, lo fa a suo rischio e pericolo. In realtà in quelle strade è da molto tempo che non viene fatta nessuna manutenzione, nonostante siano praticate non solo dalle famiglie che vivono in quelle contrade ma anche da chi lavora nelle aziende agricole della zona. I disagi sono tanti soprattutto per la zootecnia: i camion del latte e quelli che trasportano i mangimi sono costretti a passare per quel che tratto che resta praticabile dopo le ultime frane. E' una situazione insostenibile. Così le aziende non possono nemmeno essere approvvigionate".

"Se a Palazzolo muore l'agricoltura, muore tutto - avverte Mario Monaco, vicepresidente di Confagricoltura Siracusa -. Ad una recente riunione al Comune di Palazzolo, convocata per discutere del piano paesaggistico, abbiamo già segnalato che se la situazione rimarrà questa, con il peso dell'Imu sulle aziende agricole, i vincoli del parco degli Iblei e del nuovo piano paesaggistico e la difficoltà di lavorare anche per l'impraticabilità delle strade, allora c'è il rischio che chiudano tutte le aziende agricole della zona e senza aziende agricole a Palazzolo non ci sarà né sviluppo turistico né commercio. Bisogna far prendere coscienza alle istituzioni politiche della gravità della situazione".

Un'attenzione per le questioni della zona montana che Confagricoltura Siracusa ribadisce anche con l'apertura a Cassaro, in via Umberto 80, di un nuovo centro di assistenza per le imprese agricole.

Fonte: Confagricoltura

 

Toscana
Nuove imprese agricole: oltre 600 giovani rispondono al bando regionale 

L'agricoltura toscana sempre più giovane. Sono 613 le domande presentate sul bando 'pacchetto Giovani' del Programma di sviluppo rurale della Regione Toscana, i cui termini sono scaduti alla fine di marzo.

La richiesta di finanziamenti, dai primi dati che emergono, ammonterebbe ad oltre 70.000.000 euro, di cui 50.000.000 circa per investimenti e 20.000.000 come premio di primo insediamento. Se questi dati fossero confermati, le richieste rappresenterebbero oltre il doppio della pure ampia dotazione finanziaria messa a disposizione dalla Regione Toscana (circa 29 milioni di euro), che con il progetto 'Giovani Sì' ha deciso di puntare fortemente sul ricambio generazionale. 

La Cia Toscana è soddisfatta e giudica questo risultato molto incoraggiante per le prospettive dell'agricoltura ma, ricorda il presidente Giordano Pascucci, "evitiamo di dormire sugli allori. L'ampiezza della domanda dei giovani deve impegnare tutti a dare adeguate risposte ai problemi da affrontare: il primo aspetto riguarda il sistema del credito. Se le banche sciaguratamente dovessero chiudere le porte aperte dalla Regione Toscana, tutto l'impegno profuso verrebbe vanificato e si deluderebbero le aspettative di tanti giovani. Il secondo tema da affrontare riguarda la necessità di dare risposta alle oltre 300 richieste che, sulla base dei primi dati emersi, rimarrebbero escluse, non disponendo il bando di risorse sufficienti per soddisfare tutte le domande".

Fonte: Agenzia Impress

 

Calabria
Cipolla rossa di Tropea Igp, non si scioglie il nodo del confezionamento in campo

"Mentre il Consorzio di tutela della cipolla rossa igp tace e il ministero e la Regione Calabria rimangono spettatori - si legge sul sito della Coldiretti Calabria - i produttori di cipolla rossa di Tropea Igp, in merito al confezionamento in campo del prelibato ortaggio, a proprie spese, sono stati costretti a rivolgersi ad un avvocato di fiducia per difendere giudizialmente le proprie ragioni".

Leggi la notizia completa sul sito di Coldiretti Calabria.

Fonte: Coldiretti Calabria