Coldiretti: 'La psicosi da batterio-killer frena l'agricoltura'

"La psicosi nei consumi determinata dai falsi allarmi sul batterio killer in Germania ha contribuito a frenare l'agricoltura nel secondo trimestre". Lo afferma la Coldiretti commentando i dati Istat sul Pil

"Occorre intervenire sulle strozzature e distorsioni che si verificano nel passaggio dell'ortofrutta dal campo alla tavola - fa notare l'associazione agricola - che sottopagano il prodotto agricolo su valori al di sotto dei costi di produzione e rendono troppo onerosi gli acquisti per i consumatori. Ci vuole un'assunzione di responsabilità dell'intera filiera, perché - conclude la Coldiretti - nella forbice dei prezzi dal campo alla tavola c'è sufficiente spazio per garantire reddito ai produttori e consentire acquisti al giusto prezzo per i consumatori".

Cia: 'I dati Istat ulteriore prova della grave crisi agricola'

"Solo il Governo non ha compreso la gravità della situazione in cui versa l'agricoltura italiana ed oggi abbiamo avuto un'ulteriore conferma dei pesanti problemi che affrontano le imprese agricole, sempre più penalizzate dagli alti costi e da prezzi sui campi tutt'altro che remunerativi". Lo afferma il presidente della Cia, Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, commentando, nell'ambito della VI° Festa nazionale dell'agricoltura, i dati sul Pil. 

"Da tempo - rimarca Politi - abbiamo chiesto misure adeguate, ma le risposte non sono arrivate. Si è continuato in un'assurda logica che taglia l'agricoltura da qualsiasi scelta politica. Servono reali interventi a sostegno dello sviluppo e della competitività. Non è più possibile - conclude il presidente - andare avanti con misure penalizzanti e con 'tagli' indiscriminati".

Confagricoltura: 'L'agricoltura è il settore che va peggio, servono misure mirate'

"Mentre il Pil aumenta dello 0,3%, nel secondo trimestre 2011 rispetto a quello precedente, con risultati di segno positivo per l'industria (+0,9%) e per i servizi (+0,1%), l'agricoltura registra una flessione del 2,4% del valore aggiunto ed è il settore che va peggio, con un andamento negativo di molto superiore a quello delle costruzioni (-0,9%)". Lo sottolinea Confagricoltura analizzando i dati sul Pil diffusi dall'Istat. 

"Servono politiche mirate ed urgenti - conclude Confagricoltura - per migliorare la competitività delle nostre produzioni e rendere più equilibrati i mercati. Bisogna convincersi che il paese non cresce senza l'agricoltura".

Copagri: 'Un quadro preoccupante per il settore primario'

"I dati diffusi dall'Istat delineano un quadro preoccupante per l'agricoltura che, in contrasto con il seppure lieve aumento del Pil ed i positivi andamenti dei principali settori produttivi, mostra un calo congiunturale del valore aggiunto pari al 2,4%. E' di tutta evidenza che l'imprenditoria agricola non può resistere in eterno e tanto meno incanalarsi sulla via di un solido sviluppo con il persistere di un saldo negativo tra costi e ricavi". 

Lo afferma il presidente della Copagri, Franco Verrascina, commentando i conti economici trimestrali diffusi dall'Istat. "Occorre prenderne atto - aggiunge Verrascina - e riportare subito il settore agricolo dentro le scelte di politica economica nazionale, dalle quali da troppo tempo è emarginato".