“Un armonico sviluppo chiede civiltà e quella contadina ha molto da insegnare perché concilia tre scienze: ecologia, etica ed economia” è questa la riflessione di Coldiretti Veneto che anticipa la celebrazione della “Giornata della Salvaguardia del Creato” indetta dalla Cei per domani, 1° settembre.

Cogliendo alcuni spunti dall’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura Franco Manzato, Coldiretti afferma che l’attività agricola è la più consona a favorire la riconciliazione tra ecologia, etica ed economia. 

“L’ambiente è parte integrante dell’azienda e un danno ad esso sarebbe un’autolesione – spiega Coldiretti - l’etica è sollecitata dall’attenzione massima alla fornitura di cibo sano alla collettività in un contesto economico dove le leggi di mercato costringono spesso i produttori a ribellarsi a soluzioni globalizzate in nome dell’imperativo tecnologico”.

Discende da questa visione, secondo Coldiretti, l’impegno degli imprenditori per ottenere un quadro sociale, politico, normativo ed economico che riconosca, valorizzi e incentivi un nuovo modello di impresa e di agricoltura.

La disattenzione con la quale la politica ha trattato l’agricoltura ha rischiato di compromettere valori e diritti della persona. Nella riscoperta del territorio, nella salvaguardia ambientale, nella tutela della sicurezza alimentare sta il significato del lavoro agricolo e la consegna all’agricoltore di un ruolo contemporaneamente nuovo e antico.