In Veneto è aperto il bando per gli aiuti all'apicoltura per il 2026 a cui possono accedere come beneficiari le forme associate di apicoltori, gli enti di ricerca e le aziende apistiche.
A disposizione ci sono 925.676,84 euro, di cui la maggior parte, oltre l'88%, è destinata alle forme associate.
Il bando infatti è diviso in varie azioni riservate alle tre tipologie di beneficiari.
Le forme associate di apicoltori, a cui sono destinate la maggior parte delle risorse, sono le organizzazioni di produttori del settore apistico, le associazioni e le cooperative di apicoltori, nonché le loro unioni e federazioni, e i consorzi di tutela dei prodotti Dop, come quello del miele Dop delle Dolomiti Bellunesi, recentemente istituito.
Tutte realtà che devono essere legalmente costituite, avere sede in Veneto, contare almeno 100 soci e detenere complessivamente almeno 650 alveari.
A queste realtà associative sono riservati contributi al 100% delle spese sostenute per l'organizzazione di corsi, seminari e workshop e contributi del 90% per l'assistenza tecnica, per un totale di 345mila euro.
Sempre alle forme associate sono destinati contributi del 75% previsti per l'acquisto di farmaci e attrezzature per la lotta alla varroosi, compresi sublimatori per i trattamenti antivarroa, per l'acquisto di materiale per l'apiario e le mielerie e di sistemi di gestione, tutto da destinare all'uso dei soci, per un totale di 270mila euro.
Anche i contributi per il ripopolamento apistico, cioè per l'acquisto di sciami e di api regine esclusivamente della sottospecie Apis mellifera ligustica certificata dal Crea, sono riservati alle forme associate, con a disposizione 120.676,84 euro per contributi del 75% delle spese.
Inoltre, alle forme associate sono riservati altri 80mila euro per finanziare al 100% delle spese le attività di informazione e promozione dei prodotti apistici.
Agli enti di ricerca con almeno una sede operativa in Veneto e con almeno 5 anni di comprovata esperienza nel settore apistico sono destinati 10mila euro per l'organizzazione di corsi di aggiornamento dei tecnici apistici e di seminari di formazione, tutti finanziati al 100% delle spese sostenute.
Infine. alle aziende apistiche costituite da qualsiasi apicoltore veneto con partita Iva sono dedicati contributi del 60% per l'acquisto di attrezzature per l'apiario e per il nomadismo, per un totale di 70mila euro e contributi del 50% per l'acquisto di alimenti per la nutrizione di soccorso degli alveari.
I contributi per la nutrizione di soccorso, per cui sono a disposizione 30mila euro, sono però destinati agli apicoltori che abbiano almeno 105 alveari.
Le domande di contributo dovranno essere presentate ad Avepa, l'Agenzia Veneta per i Pagamenti, entro il 6 ottobre 2025.
Per tutti i dettagli tecnici si rimanda alla pagina ufficiale del bando e alla pagina di Avepa dedicata.






























