Veneto
Radicchio sotto stress a causa di due mesi di pioggia

Più di due mesi di piogge hanno danneggiato l'agricoltura veneta, colpendo in particolar modo le coltivazioni di radicchio

Secondo il Cnr in novembre su scala nazionale si è avuto un surplus di precipitazioni dell'84%. Il prodotto in campo è in uno stato di stress continuo che lo rende più suscettibile alle malattie e poco conservabile; oltretutto, le continue piogge hanno inzuppato d'acqua i terreni rendendoli impraticabili per le operazioni di raccolta

Le piogge stanno mettendo a repentaglio la disponibilità e la qualità del prodotto per le imminenti festività natalizie. La situazione è estremamente critica, ma i produttori sono al lavoro per garantire il prodotto per Natale e le feste di fine e inizio anno.

Fonte: Newsletter Opo Veneto

 

Sardegna
A Nuoro l'Assemblea nazionale dei pastori italiani

Alle ore 15.00 di venerdì 10 dicembre, presso l'Hotel Sandalia di Nuoro, i pastori italiani si confronteranno, per trovare soluzioni per un settore che scricchiola pesantemente e denuncia ancora lo stato di 'allarme rosso'.

La crisi del latte ovicaprino e dei suoi derivati è ancora di strettissima attualità e si cercano proposte e strategie per garantire un domani al comparto.

L'Assemblea nazionale dei pastori italiani è stata promossa dalla Cia - Confederazione italiana agricoltori. Slogan dell'evento sarà 'Una nuova politica per dare un futuro di certezze al settore ovicaprino'. Prevista la partecipazione di diversi assessori regionali all'Agricoltura, di esperti del settore, oltre che del presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi.

Fonte: Cia

 

Toscana
Siena, la pioggia paralizza raccolta delle olive e semine di grano

E' allarme nelle campagne sensi per le persistenti precipitazioni che continuano da oltre un mese e mezzo: non diversamente da quanto accade in Veneto, la pioggia sta mettendo in serio pericolo le coltivazioni locali, in primis l'olivicoltura. Ma ci sono problemi anche per la semina dei cereali, fa sapere la Confederazione italiana agricoltori di Siena, che attraverso i propri tecnici sta quotidianamente monitorando la situazione meteo in tutto il territorio provinciale.

Sta piovendo con una media di almeno tre giorni a settimana dalla seconda metà di ottobre ad oggi: le precipitazioni nel 2010 in provincia di Siena sono superiori alla media del +59%, dal primo gennaio al 2 dicembre sono caduti 1.033,7 millimetri di pioggia, contro una media annuale (1996-'09) di 651,9 millimetri (Fonte: servizio agrometeo Arsia; elaborazione Cia Siena). Nel solo mese di novembre le precipitazioni sono state pari a 215 millimetri contro una media degli ultimi quindici anni pari a 105 mm. "Anche se – spiega Roberto Bartolini, direttore della Cia Siena – non è l'intensità e la violenza della pioggia a recare i danni alle campagne, bensì la continuità delle precipitazioni, che non permette ai campi di essere mai asciutti". Nel mese di novembre è piovuto in provincia di Siena 22 giorni su 30 e le piogge sono proseguite a dicembre.

Cereali e olivicoltura sono i settori a rischio: "La semina dei cereali autunno-vernini – afferma Lamberto Ganozzi, tecnico della Cia senese – è appena iniziata, c'è chi ha seminato una piccolissima parte (10% - 20%) dell'intera area a seminativo".

"I problemi sono due – spiega Ganozzi – Intanto è impossibile seminare con la pioggia e i campi bagnati, e quando si arriva a gennaio inoltrato generalmente si otterrà un raccolto minore in termini quantitativi ma anche di qualità. Inoltre per le semine già avvenute la pioggia e l'umido portano i semi a marcire non riuscendo così a germogliare, o le giovani piante di grano muoiono per asfissia". Per i cereali è necessario il bel tempo, ma soprattutto freddo e venti (tramontana) per asciugare i terreni in modo ottimale.

"Per la raccolta delle olive – prosegue Ganozzi – la situazione è allarmante perché, se si escludono le piccole aziende, il resto delle aziende sono a circa la metà della raccolta che non può proseguire a causa della pioggia".

Fonte: Cia Siena

 

Lombardia
Varese: apicoltura, una buona annata anche grazie al divieto di neonicotinoidi

Guido Brianza, presidente dell'Associazione produttori apistici della provincia di Varese, traccia un sintetico bilancio dell'annata apistica. "Nel complesso - rileva Brianza - il risultato dell'annata è stato soddisfacente: si sono registrate buone produzioni per il miele di acacia e per il millefiori, mentre sono state discrete per il castagno".

Tuttavia non sono mancati timori, sia per le condizioni metereologiche caratterizzate da primavera fredda e piovosa, sia per altre avversità, prima fra tutte il cinipide del castagno

"Il risultato positivo dell'annata - ha aggiunto Brianza - è da imputarsi anche alla prosecuzione del divieto di utilizzo di neonicotinoidi".

Fonte: Agrapress

 

Puglia
Tabacco: firmato l'accordo per salvare i posti di lavoro alla Bat di Lecce

L'accordo firmato ieri 2 dicembre 2010 e sottoscritto da Fai, Flai, Uila e la Bat presso il Ministero dello sviluppo economico "chiude una vertenza complessa che ha riguardato i 400 lavoratori della manifattura tabacchi di Lecce" ha dichiarato Pietro Pellegrini, segretario nazionale della Uila Uil.

"Abbiamo individuato soluzioni certe, stabili e tutte di carattere prevalentemente industriale in grado di garantire la piena occupazione" ha proseguito Pellegrini. "Con questo accordo abbiamo infatti tutelato l'occupazione non solo dei 200 lavoratori diretti della Bat ma anche dei 200 lavoratori precari che oggi a vario titolo sono impiegati presso lo stabilimento leccese".

"Si tratta di un piano sociale che mette a disposizione dei lavoratori riconoscimenti economici importanti tesi a favorire la riconversione e iniziative di reimpiego al fine di sostenere l'imprenditoria giovanile" ha concluso Pellegrini.

Pellegrini ha aggiunto che in base a questo accordo la Bat acquisterà anche il 2011 tabacco prodotto in Italia per almeno 4 milioni di chili.

"L'impegno assunto da Bat" ha proseguito Pellegrini "è importante perché salvaguarda la produzione di tabacco in Italia in un momento molto difficile per il settore, tutelando così non solo il comparto industriale ma anche quello agricolo".

Fonte: Uila - Unione italiana lavoratori agroalimentari