Luca Brunelli è il nuovo presidente dell’Agia-Associazione giovani imprenditori agricoli della Cia-Confederazione italiana agricoltori. E' stato eletto nel corso dell’assemblea nazionale, svoltasi a Roma, che ha votato il nuovo Statuto ed eletto anche la nuova assemblea, la nuova Giunta e il vicepresidente Gabriele Carenini.

36 anni, conduce un’azienda a Montalcino di circa venti ettari, di cui cinque coltivati a vigneto, iscritto all’albo del Brunello di Montalcino, e circa tre ettari coltivati ad olivo, Luca Brunelli, nonostante la provenienza da studi di ingegneria meccanica, ha scelto la passione al lavoro agricolo e l’attaccamento al proprio territorio e alle proprie origini. 

L’attività di produzione da parte di Luca Brunelli, che ha sostituito nell’incarico Agia Gianfranca Pirisi, è iniziata nel 1996 ed è molto proiettata verso l’estero. I vini vengono esportati in Norvegia, Belgio, Danimarca, Svizzera, Inghilterra, Germania, Olanda, Canada, Usa (Stato di New York, Pennsylvania, Florida, California, Colorado). Ma anche sui mercati nazionali la commercializzazione del Brunello prodotto dal neo-presidente dell’Agia è importante e qualificata. 

Anche Gabriele Carenini, il nuovo vicepresidente, è un giovane agricoltore di Casale Monferrato, in Alessandria, dove svolge l’attività di orticoltore. Produce, in particolare, fragole, patate, spinaci, meloni.

Dopo l’assemblea dell’Agia si è anche tenuta la prima riunione della Giunta, che, a sua volta, ha eletto l’Ufficio di presidenza e il membro per il Ceja, il Comitato dei giovani agricoltori europei.

L’Assemblea dell’Agia è stata l’occasione per riaffermare l’esigenza di una maggiore attenzione nei confronti dei giovani agricoltori che devono essere messi in condizioni di intraprendere l’attività senza intralci e difficoltà. Quindi, è indispensabile un vero ricambio generazionale in agricoltura. Un processo che deve essere accompagnato da una serie di misure, a cominciare dalla semplificazione e da una riduzione del carico burocratico e dei costi produttivi e contributivi, che aprano finalmente nuove prospettive e consentano di operare tra concrete certezze.