Nell'ambito del "Piano straordinario di vigilanza per l'agricoltura e l'edilizia nelle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia", approvato dal Consiglio dei ministri il 28 gennaio scorso, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha reso noti i risultati dell'attività svolta dal personale ispettivo appartenente al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (Dpl e comando carabinieri tutela del lavoro), agli enti previdenziali (Inps ed Inail), nonché alle forze dell'ordine (Guardia di finanza, Polizia di Stato, Arma territoriale dei carabinieri), riferiti alle regioni Calabria, Campania e Puglia, nel periodo marzo/giugno 2010.
Per quanto riguarda l'agricoltura in Calabria le aziende ispezionate sono state 251, 106 delle quali (pari al 42 % rispetto a quelle ispezionate) sono risultate irregolari; i lavoratori oggetto di verifica sono stati 1261 (43 extracomunitari, di cui 2 privi di permesso di soggiorno) 269 dei quali sono risultati totalmente in nero; 139 irregolari per altre cause; non sono emerse posizioni lavorative fittizie e/o prestazioni previdenziali indebite; non c'è stata nessuna sospensione per lavoro nero. Il ministero precisa che, con riferimento alla provincia di Reggio Calabria, i dati si riferiscono alla vigilanza in agricoltura svolta dal personale della direzione provinciale del lavoro, a seguito dei noti eventi di Rosarno, a partire dal mese di gennaio 2010. sempre per quanto riguarda l'agricoltura in campania le aziende ispezionate sono state 954, 404 delle quali risultate irregolari (pari al 42% rispetto a quelle ispezionate); i lavoratori oggetto di verifica sono stati 2.982 (351 extracomunitari, di cui 38 privi del permesso di soggiorno) e sono risultati 429 lavoratori totalmente in nero e 246 lavoratori irregolari per altre cause, le posizioni lavorative fittizie e/o prestazioni previdenziali indebite sono state 3.612 mentre le sospensioni per lavoro nero: 43 (di cui 28 revocate).
Per quanto concerne la Puglia le aziende agricole ispezionate sono state 482, 142 delle quali risultate irregolari (pari al 29% rispetto a quelle ispezionate), i lavoratori oggetto di verifica: 2.748 (206 extracomunitari, di cui 3 privi del permesso di soggiorno), i lavoratori totalmente in nero: 212, lavoratori irregolari per altre cause: 270, non sono emerse posizioni lavorative fittizie e/o prestazioni previdenziali indebite mentre le sospensioni per lavoro nero sono state 19 (di cui 12 revocate).
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