Una previsione di minor produzione nazionale di pesche e di percoche (-5%) e di nettarine (-8%), più marcata in Emilia-Romagna (-17% le pesche, -20% le percoche, -19% le nettarine) rispetto al 2009, soprattutto dopo le violente grandinate dei giorni scorsi. Un avvio di campagna discreto, con prezzi alla produzione superiori a quelli dello scorso anno, per ora senza sovrapposizioni di produzione, senza un’eccessiva pressione da parte dei Paesi concorrenti (Spagna e Grecia) e con la positiva apertura dei mercati in Russia e nei Paesi dell’Est dopo il blocco del 2009. Questo, in estrema sintesi, il quadro produttivo e commerciale emerso dalla riunione della Consulta agricola e dei rappresentanti delle Organizzazioni dei produttori ortofrutticoli dell’Emilia-Romagna, convocata dall’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni, per fare il punto sulla situazione del settore, soprattutto in un comparto, quello peschicolo, delicato e di estrema importanza.

Sulla base dei dati produttivi ed economici forniti dal Centro servizi ortofrutticoli, integrati da quelli degli operatori presenti, la situazioneappare molto simile a quella del 2008, anche se pesano fortemente gli effetti della crisi economica sui consumi. “Quello che dobbiamo rilevare – osserva l’assessore Rabboni – è che permangono rapporti non positivi tra produzione e grande distribuzione e tra produzione e industria di trasformazione”. Non solo: il minor raccolto di quest’anno può incidere sui costi complessivi dell’azienda agricola, erodendone ulteriormente il reddito messo già a dura prova dalla crisi del 2009.

Proprio per sollecitare rapporti non conflittuali ed affermare nuovi criteri e regole per una più equa redistribuzione del valore a favore dei produttori ortofrutticoli, Rabboni ha chiesto nei giorni scorsi al ministro delle politiche agricole Galan di farsi portavoce presso il Governo per realizzare, sull’esempio di quanto accaduto in Francia, un accordo fra mondo agricolo e grande distribuzione.

“Fino ad ora non c’è stata alcuna risposta”, commenta l’assessore. “Noi comunque chiederemo ancora l’intervento del ministro. Se non avremo risultati a livello nazionale, avvieremo un confronto a livello regionale. Nel frattempo stiamo lavorando, in accordo con il mondo agricolo, ad una serie di proposte – rapporto tra produzione e Gdo, ruolo delle organizzazioni dei produttori nella Pac dopo il 2013, promozione dell’immagine del settore e dei consumi, regole fitosanitarie di reciprocità negli scambi commerciali tra Paesi - da discutere ed approvare nel ‘G20 dell’ortofrutta’ che si terrà alla prossima edizione di Macfrut in ottobre”.