Temporali e danni per milioni alle colture segnano l'inizio dell'estate dopo una primavera che si classifica come la più fredda degli ultimi cinque anni con precipitazioni che sono state il 12% superiori alla media di riferimento. 

Lo afferma la Coldiretti in occasione del cambio di stagione segnato dal maltempo nelle campagne dove si stimano milioni di euro di danni con campi coltivati a cereali e ortaggi allagati, semine perse e coltivazioni frutticole rovinate. 

"La primavera 2010 - sottolinea la Coldiretti - è stata ben più fredda di quella del 2009 che si è classificata al quarto posto tra le più calde degli ultimi due secoli, di quella del 2008 (17° posto) e del 2007 che detiene il record mentre le precipitazioni sono state il 12% superiori alla media di riferimento del periodo 1960-1990 dopo un inverno che è stato tra i più piovosi da trent'anni, sulla base dei dati dell'Isac-Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr di Bologna". 

"Dovrebbe essere quindi scongiurato - precisa la Coldiretti - il rischio di siccità estiva per effetto delle condizioni meteorologiche che hanno prodotto una buona disponibilità idrica potenziale nei bacini idrografici italiani, in particolare è risultata positiva sia al nord che al sud la condizione degli invasi".