Il prezzo del latte spot, quello venduto fuori contratto, ha ripreso a correre.
Dopo la pausa fra luglio e agosto, i prezzi registrati il 26 settembre sono tornati a salire, raggiungendo quota 67,25 euro al quintale, con una crescita dello 0,6% rispetto alla settimana precedente.
Crescite anche superiori sono quelle registrate per il latte di provenienza francese (64,37 euro/quintale, +1,4%) e per quello tedesco (66,37 euro/quintale, +1,3%), come mettono in evidenza i dati diffusi da Assolatte.
Il trend
La crescita delle ultime settimane conferma il trend di questo periodo dell'anno, contraddistinto da un recupero.
Ciò che colpisce e che evidenzia con efficacia il grafico che segue, elaborato da Assolatte, è il divario con i prezzi degli anni precedenti.
Trend che se sarà rispettato lascia prevedere per gli ultimi mesi dell'anno una pausa con prezzi stabili o al massimo in leggera flessione.
Andamento del prezzo del latte spot in Italia
(Fonte Assolatte)
Quanto latte c'è
Le tensioni sul prezzo del latte sono legate all'andamento della produzione, che dopo gli aumenti di inizio anno, in linea con il trend del periodo, ha iniziato a scendere in modo vistoso, per collocarsi poi al di sotto della media dello scorso anno.
Nel mese di luglio, come si nota nel grafico che segue, le consegne si sono fermate a 1,062 milioni di tonnellate, il 2,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021.
Le consegne di latte in Italia negli ultimi tre anni
(Fonte Assolatte)
La situazione europea…
Come in Italia, anche nell'Unione Europea si registra una flessione della produzione pari allo 0,7% nel periodo gennaio-giugno.
I prezzi, di conseguenza, hanno continuato la loro crescita, raggiungendo in media quota 51,1 euro al quintale nel mese di luglio, con un aumento del 3,3% rispetto al mese precedente.
Aumenti si sono registrati anche per il burro (721 euro/quintale, +0,4%) e per il latte in polvere scremato (377 euro/quintale, +1,2%).
Stabile invece il prezzo del cheddar (468 euro/quintale), il formaggio preso come riferimento per gli scambi internazionali.
…e quella mondiale
Il calo della produzione di latte si allarga ai maggiori paesi produttori e dalle analisi della Commissione europea si evidenzia il forte calo registrato in Australia, che nel mese di luglio ha visto un significativo meno 7,9%.
Calo importante anche per la Nuova Zelanda, dove la media delle produzioni di giugno e luglio sono scese del 3,2%.
Più stabile la produzione degli Usa, dove si registra un modesto meno 0,6% da inizio anno a luglio.
Lo scenario mondiale sembra dunque improntato a un calo generalizzato, destinato a mantenere in tensione i prezzi del latte anche nell'immediato futuro.
Il Grana Padano
Tornando al mercato italiano, va segnalata l'impennata che ha segnato il prezzo del Grana Padano nelle ultime settimane.
Dopo un periodo di stabilità che si protraeva da giugno, dall'inizio di settembre le quotazioni hanno iniziato rapidamente a salire, come evidenzia il grafico che segue, elaborato da Ismea.
Nell'ultima settimana di settembre le quotazioni del prodotto stagionato oltre 12 mesi hanno toccato 9,49 euro al kg, con un aumento dello 0,2% sulla settimana precedente, aumento che sfiora il 15% se il confronto lo si fa con lo stesso periodo del 2021.
Un aumento destinato a riflettersi sul prezzo del latte, al quale questo formaggio è intimamente legato.
Andamento del prezzo del Grana Padano
(Fonte Ismea)
Un aiuto può venire dall'esame delle tendenze in atto. Ma occorre conoscere i "numeri del latte" e in tempi di mercati globali lo sguardo deve allargarsi a livello internazionale.
Le fonti non mancano e AgroNotizie le raccoglie per dare ai lettori gli strumenti per orientarsi.