Dopo alcune settimane di continui ribassi, il prezzo del latte spot, quello venduto fuori contratto, ha invertito la rotta.
Alla riapertura dei mercati dopo la pausa estiva il prezzo è aumentato dell'1,9% per la provenienza italiana.
Aumenti ancor più significativi per il prodotto importato da Germania e Francia. E di nuovo si assiste a questa "anomalia" che vede il prezzo del latte importato su livelli superiori a quello italiano (al momento accade solo per il prodotto tedesco).
Se si guarda all'andamento degli ultimi mesi, questo "spread" si è verificato durante i periodi di prezzi in risalita. Vedremo nelle prossime settimane se si avrà un'analoga evoluzione.
 


Ue, mercati stabili

Nel frattempo, sebbene con riferimento al mese di giugno, ultimi dati messi a disposizione dalle analisi della Commissione europea, la media del prezzo europeo si mantiene stabile sui 35,7 euro al quintale, mentre alcuni prodotti caseari mostrano un leggera tendenza al rialzo.
Latte in polvere intero e cheddar, il formaggio di riferimento nei commerci internazionali, sono quelli che segnano il maggiore aumento.
 
 

I "big" spingono sulla produzione

La tenuta del mercato lattiero caseario potrebbe però essere compromessa dall'aumento della produzione che si registra fra i "big" del settore.
I tre grafici che seguono mostrano il deciso aumento della quantità di latte prodotta in Nuova Zelanda e negli Usa, entrambi con incrementi superiori al 2%.
Non è da trascurare il dato australiano, modesto in percentuale (+1%), ma importante in valore assoluto.
 
 

Più latte in Italia

Anche in Italia la produzione di latte è sensibilmente in aumento.
Il dato delle consegne a maggio elaborato da Assolatte evidenzia una crescita del 4,3% rispetto ad aprile.
Consistente il dato complessivo che vede la produzione raggiungere quota di 5,67 milioni di tonnellate, con un aumento di oltre 160mila tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2020, pari a un incremento prossimo al 3%.
 

Andamento delle consegne di latte in Italia
(Fonte © Assolatte)

 

Il mercato dei formaggi

Il quadro non sarebbe completo senza un'occhiata all'andamento del mercato dei formaggi in Italia.
Due i protagonisti principali da tenere sotto osservazione, il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano.
I dati medi rilevati da Ismea per il Grana Padano, che ha una forte influenza sulla determinazione del prezzo del latte, si mostra sostanzialmente stabile e comunque con quotazioni più elevate rispetto al 2020.
Più favorevole la situazione per il Parmigiano Reggiano, in lieve crescita e con un alto differenziale rispetto allo scorso anno.
Stabile la situazione degli altri formaggi, sintomo di un sottofondo di incertezza del settore che non va trascurato.
 

Andamento medio mensile del prezzo dei principali prodotti caseari
(Fonte © Ismea)

Compito difficile quello delle previsioni di mercato.
Un aiuto può venire dall'esame delle tendenze in atto. Ma occorre conoscere i "numeri del latte" e in tempi di mercati globali lo sguardo deve allargarsi a livello internazionale.
Le fonti non mancano e AgroNotizie le raccoglie per dare ai lettori gli strumenti per orientarsi.