“Ringrazio il Consiglio per la fiducia - afferma la neopresidente Giorgia Vitali - mi impegnerò con determinazione e con la collaborazione di tutti i consiglieri per consolidare e implementare l’ottimo lavoro svolto fino ad oggi e cercare di rafforzare l’immagine del Prosciutto di Modena sia in Italia che all’estero”.
Il Consorzio ha chiuso il 2017 confermando i buoni risultati degli ultimi anni soprattutto nel comparto del preaffettato, che continua ad essere un canale molto importante che assorbe all’incirca il 15% della produzione totale.
Il Consorzio del Prosciutto di Modena, che raggruppa oggi dieci produttori, ha sempre avuto una costante attenzione al prodotto, tanto da modificare qualche anno fa il disciplinare di produzione in senso restrittivo per migliorare ancora di più il già alto livello qualitativo.
La prima modifica ha riguardato la ricetta, solo cosce di suino e sale, senza l’aggiunta di spezie; l’aroma è dato dalla prolungata stagionatura.
La seconda modifica ha stabilito una stagionatura minima di 14 mesi, la più lunga tra tutti i prosciutti Dop italiani. La materia prima utilizzata per la sua produzione è ottenuta esclusivamente da suini di origine italiana, nati e allevati in dieci regioni del Centro e Nord Italia.
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