In gennaio, infatti, si è registrata una flessione del 4,9% della redditività rispetto al mese precedente.
Resta positivo il confronto con il gennaio del 2017 (+4,5%), ma oggi l'attenzione è tutta per questo trend negativo, con i prezzi dei suini da macello pesanti scesi del 5,5% a livello congiunturale (gennaio 2018 su dicembre 2017; mercato di Modena), raggiungendo i 1,576 euro/kg; il che si è tradotto in una variazione negativa, pur se lieve (-0,2%), anche a livello tendenziale (gennaio 2018 su gennaio 2017).
Sono invece risultate in deciso aumento le quotazioni dei suini da allevamento: +10,1% alla Cun, per un prezzo di 3,162 euro/kg.
Male anche i macelli
Un momento sfavorevole di mercato è anche la causa della contrazione di redditività registrata a gennaio dall'indice Crefis relativo alla macellazione dei suini.Una contrazione peraltro ridotta a -0,3% rispetto al mese precedente, ma marcata, pari a -8%, nei confronti di gennaio 2017.
Come spesso accade, è soprattutto il ribasso del prezzo dei lombi freschi a gravare sulla remuneratività della macellazione. Il lombo taglio Modena è stato quotato 2,918 euro/kg (Piazza di Modena), ovvero il 15,3% in meno del dicembre scorso.
Mentre per quanto riguarda le cosce fresche pesanti per prosciutti Dop, a gennaio alla Cun il prezzo è sceso rispetto a dicembre a 5,190 euro/kg (-1,5%); la variazione tendenziale rimane però positiva (+1,3%).
Sempre alla Cun scendono a gennaio anche i prezzi delle cosce fresche per crudo generico: -1,2% su base congiunturale e -7,4% rispetto a inizio 2017.
Stagionatura in difficoltà
A gennaio scende anche la redditività della stagionatura. L'indice Crefis per il prosciutto di Parma Dop pesante calcola un calo congiunturale dell'1,9%, ma soprattutto segnala un -15% rispetto al gennaio dell'anno scorso.Una performance economica negativa dovuta principalmente al costo elevato delle cosce fresche acquistate dodici mesi prima dagli stagionatori.
In leggero aumento a gennaio su dicembre (+0,1%) la redditività della stagionatura dei prosciutti pesanti generici; con il dato tendenziale che rimane però negativo (-5,8%).
Per effetto di questi andamenti, anche a gennaio – come ormai da molti mesi – il differenziale di redditività tra prosciutti Dop e prosciutti non tipici si è ulteriormente ridotto, pur rimanendo ancora ampiamente positivo (+10,4%).
Chiudendo con uno sguardo ai mercati dei prosciutti, il "Parma" ha visto scendere a gennaio le proprie quotazioni a 10,394 euro/kg, che significa -1% rispetto a dicembre ma +0,4% su base tendenziale.
Rimane stabile il prezzo del prosciutto di San Daniele che a gennaio quota 13,700 euro/kg; un prezzo che su base tendenziale vale +3,8%.
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Fonte: Crefis