Dopo la pausa di novembre, che aveva segnato una flessione, riprende forza in dicembre il buon andamento che da molti mesi caratterizza la redditività dell'allevamento suinicolo nazionale. L'indice Crefis, il centro di ricerche economiche dell'Università Cattolica di Piacenza, diretto da Gabriele Canali, segnala infatti +1,7% rispetto a novembre (dato congiunturale), ma soprattutto +21,7% nei confronti del dicembre 2015.

A spingere la perfomance economica sono i prezzi dei suini pesanti da macello (156-176 Kg) che a dicembre alla borsa merci di Modena hanno mediamente quotato 1,627 euro/kg (a peso vivo), in crescita del +2,9% rispetto a novembre e del 31% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (dato tendenziale).

In discesa invece, sempre a dicembre, i corsi dei suinetti da allevamento (30 Kg di peso) che a Modena sono stati scambiati a 76,160 euro/capo, con una variazione del -1,1% in termini congiunturali. Una quotazione tuttavia superiore del 21,5% rispetto a quanto registrato nel dicembre 2015.

Margini in calo per i macelli
I prezzi dei suini in aumento non hanno giovato alla redditività della fase di macellazione, con l'indice Crefis che a dicembre scende, anche se lievemente, rispetto a novembre (-0,2%), ma si mantiene molto più elevato se confrontato con il 2015 (+18%). D'altro canto la quotazione delle cosce fresche pesanti per crudo tipico è scesa a dicembre a 5,075 euro/kg, l'1% in meno su novembre; rimane elevato però il dato tendenziale: +19,9%.

Sale invece, anche se di poco, il prezzo delle cosce pesanti per prosciutti generici: 4,090 euro/kg per un +0,1% rispetto a dicembre.
Sempre nell'ambito del mercato del "fresco", i prezzi dei lombi taglio Modena hanno raggiunto a dicembre 4,600 euro/kg (Cun): +8,2% rispetto a novembre, ma -3,4% rispetto allo stesso mese del 2015.

Segno più per i prosciutti
Positiva a dicembre la perfomance economica della fase di stagionatura dei prosciutti Dop. La redditività calcolata dall'indice Crefis del Prosciutto di Parma Dop pesante è infatti migliorata del 4,8% su base congiunturale e del 7,5% su base tendenziale.

Al contrario, sempre a dicembre, la remuneratività della stagionatura dei prosciutti non tipici pesanti è peggiorata dell’1,8% rispetto a novembre e dello 0,6% su dicembre 2015. Si conferma il gap positivo – calcolato dall'indice Crefis a +18% – tra la redditività della stagionatura del Parma Dop pesante e quella dei prodotti generici.

Per quanto riguarda il mercato, a dicembre sale dell'1,2% il prezzo del Prosciutto di Parma che raggiunge 10,325 euro/kg. Una quotazione apprezzabile considerando che risulta del 19% più elevata rispetto al dicembre 2015.