Crescita a due cifre (+10%) per la redditività degli allevamenti suini in agosto rispetto al mese precedente. Si consolida così la tendenza all’aumento registrata nei mesi di maggio, giugno e luglio.
Lo evidenziano le puntuali analisi del Crefis, il centro di ricerche economiche dell’Università Cattolica di Piacenza diretto da Gabriele Canali.
Un'ulteriore conferma del buon momento vissuto dalla nostra suinicoltura arriva dal dato tendenziale che confronta agosto 2016 e agosto 2015, dove si evidenzia un significativo +3,5%.
Bene i suini pesanti
A trainare l'allevamento è stato il mercato, con i prezzi dei suini pesanti da macello, destinati al circuito tutelato, che ad agosto sono arrivati a 1,656 euro/Kg, con un incremento del 9,2% rispetto a luglio (+9,9% su base tendenziale).
Alti e bassi per i macelli
I notevoli rincari dei suini da macello hanno invece gravato sulla macellazione che ad agosto ha visto scendere la redditività del 3,7% su base congiunturale e del 4,7% su base tendenziale.
Peraltro, il mercato dei principali tagli freschi ha dato, sempre ad agosto, riscontri positivi. In particolare, salgono del 3,5% (Cun) i prezzi delle cosce fresche pesanti per crudo tipico, arrivando a 4,950 euro/Kg, il 14,5% in più rispetto all'agosto 2015.
Aumentano anche le quotazioni delle cosce fresche pesanti destinate a produzioni non tipiche, con valori (Cun), che hanno raggiunto i 4,058 euro/Kg, con un incremento del 3,3% su base congiunturale e del 17,9% su base tendenziale.
Per quanto concerne i lombi taglio Modena, i prezzi di agosto sono aumentati dell'11,6% rispetto a luglio, ma rimangono meno elevati rispetto all'anno scorso (-3%).
Rallentano i Dop
Ad agosto risulta in lieve calo rispetto a luglio la redditività della stagionatura del Prosciutto di Parma Dop pesante calcolata dall'indice Crefis (-1,4%), ma si mantiene molto positiva (+11,1%) se confrontata con agosto 2015.
Per i prosciutti generici, l'indice di redditività sale ad agosto del 2,9% rispetto a luglio, ma è nettamente più basso rispetto all'agosto 2015 (-10,1%). Si assottiglia così, pur restando ampiamente positivo, il differenziale di redditività tra Prosciutto di Parma Dop e prosciutti non tutelati.
L’indice Crefis della stagionatura calcolato per il Parma Dop pesante, sempre con riferimento ad agosto, è di ben il 13% più elevato di quello dei prosciutti non tipici. Il differenziale, nel caso della tipologia leggera, pur restando positivo, si limita a un modesto 1,3%.
Bene l'export
Molto positivo, inoltre, l'andamento dell'export di prodotti suinicoli. Nel periodo gennaio-maggio 2016, le esportazioni hanno raggiunto un valore di 587 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente, mentre le quantità sono salite a oltre 99 mila tonnellate, in aumento di ben il +13,5%.
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Fonte: Crefis