Si tiene dal primo al 2 giugno la prima edizione di "Caseifici Aperti - Il mondo del Pecorino Romano Dop. Le origini del gusto", la manifestazione organizzata dal Consorzio di tutela del Pecorino Romano Dop che vedrà 15 caseifici di tutta la Sardegna aprire per la prima volta le porte ai visitatori. Hanno aderito anche 26 ristoranti dove si potranno degustare piatti a base del prodotto.

Il comparto del Pecorino romano svelerà così i segreti della produzione del formaggio ovino: dagli ingredienti utilizzati alle fasi di lavorazione fino alle forme complete e in vendita. Ingresso gratuito, l'iniziativa è aperta a visitatori, turisti e ad oltre 2 mila studenti degli istituti alberghieri dell'isola. Lo scopo è quello di incentivare i consumi interni.

A presentare l'iniziativa in conferenza stampa, nella sala riunioni dell'assessorato regionale dell'Agricoltura, sono stati oggi 31 maggio a Cagliari il presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Romano, Salvatore Palitta, l'assessore dell'Agricoltura, Elisabetta Falchi, Antonello Argiolas, dell'omonima azienda di Dolianova e Salvatore Pala presidente della Cooperativa Pastori Nurri.

Durante le giornate sono previsti, nei territori interessati dell'iniziativa, eventi collaterali organizzati dai caseifici, dalle Pro loco e dai Comuni per intrattenere i visitatori.

"Sulle produzioni legate al mondo della pecora – spiega il presidente Palitta - non abbiamo nulla da invidiare a nessuno e il Pecorino romano vuole tornare alle origini del gusto perché dobbiamo recuperare un grande handicap nella nostra terra: la scarsa diffusione del prodotto tra i consumatori sardi. L'iniziativa è rivolta alla conoscenza dei processi industriali dei produttori che negli anni hanno saputo arricchire le proprie capacità tecnologiche per la produzione di un formaggio che nel tempo ha aumentato esponenzialmente la sua diffusione".

Con riguardo alla produzione, nonostante non sia possibile fare delle previsioni sui numeri di quest'anno, Palitta conferma però che dopo aver chiuso la scorsa stagione con "300 mila quintali di produzione, i numeri risultano in crescita. Sono 300 i milioni di euro di fatturato del Pecorino Romano che viene lavorato in circa 12 mila aziende agricole con 30 mila famiglie sarde impegnate - dice Palitta - registriamo incrementi produttivi importanti ma abbiamo ampi margini di crescita perché all'estero il volume d'affari è in espansione soprattutto nei mercati Usa, Europa ma anche Giappone, Australia e Canada".

Quella che aprirà mercoledì sarà la prima edizione di un evento che il Consorzio intende replicare anche in futuro: "Abbiamo deciso di coinvolgere in primo luogo le scuole e gli studenti perché attraverso la conoscenza si può pensare di far sviluppare il prodotto anche in Sardegna dove attualmente viene consumato meno rispetto all'estero. Proprio attraverso il rapporto tra scuola, mondo delle produzioni e i punti vendita può nascere la conoscenza e la diffusione nel mercato interno - continua - con questa iniziativa i visitatori troveranno anche i prodotti per l'acquisto e per l'occasione il Consorzio prevede anche sconti interessanti".

Palitta sottolinea come il Consorzio abbia attivato numerose collaborazioni con player nazionali per sviluppare nuovi canali commerciali. Tra queste Palitta cita "la collaborazione con Barilla per la promozione del prodotto con il pesto fatto con il pecorino romano o con Trenitalia che promuove ricette a base di pecorino romano fatte da un produttore sardo, oltre che uno spazio di visibilità a Eataly di New York - aggiunge - ma sono tante le importanti imprese nazionali che ci guardano con interesse".
Ma per far crescere ancora il prodotto il Consorzio punta anche a "continuare a scommettere sui mercati esteri e collaboreremo con la Regione sul fronte dell'internazionalizzazione".