Segno positivo sul mercato dei suini pesanti che in marzo hanno realizzato una crescita del 2,8% rispetto al mese precedente. Ma si tratta di un aumento modesto e rispetto ad un anno fa i prezzi sono ancora al di sotto del 6,8%. Situazione analoga la si riscontra per l'indice di redditività degli allevamenti, cresciuto su base mensile dello 0,5%, mentre resta alto il divario rispetto ai 12 mesi precedenti, quando la redditività era del 5% superiore a quella attuale. E' quanto risulta dalle analisi che il Crefis, il centro per le ricerche economiche dell'Università Cattolica di Piacenza, realizza su base mensile per il settore suinicolo.

Stabile il mercato delle cosce
Passando al settore della macellazione, a marzo risultano stabili rispetto al mese precedente le quotazioni delle cosce fresche pesanti destinate alla trasformazione in prosciutto Dop, che alla Cun quotano 4,390 euro/kg (+0,1%). Si tratta peraltro di prezzi non disprezzabili per i macellatori, visto che rispetto all'anno scorso le quotazioni sono cresciute del 10,9%. Discorso analogo per le cosce fresche pesanti per prodotti generici: prezzi a 3,430 euro/kg, invariati rispetto a febbraio ma in aumento del 12,1% su base tendenziale.

Crescono i lombi
In crescita a marzo del 6% rispetto ad aprile i prezzi dei i lombi taglio Modena, che alla Cun hanno quotato 4,240 euro/kg; contrariamente a quanto si verifica per le cosce, in questo caso i prezzi sono in diminuzione del 5% rispetto a marzo 2015. Proprio il buon momento del mercato dei lombi ha trascinato al rialzo, nell’ultimo mese, la redditività della macellazione che l'indice Crefis fissa a +2,4% rispetto a febbraio e a +10,6% rispetto a marzo 2015.

Prosciutti in aumento
Rimane stabile il mercato del Prosciutto di Parma Dop stagionato, che nella tipologia pesante ha quotato a marzo 8,900 euro/kg. Prezzi decisamente più elevati rispetto al 2015, tanto che la variazione tendenziale segna +20,2%. Fermo a 11,850 euro/kg anche il prezzo del prosciutto di San Daniele, (+8,7% la variazione tendenziale).
Lo stallo dei prezzi dei prosciutti rispetto al mese precedente, unitamente ai costi sostenuti lo scorso anno per l'acquisto delle cosce fresche hanno determinato, a marzo, la riduzione della redditività della stagionatura. L'indice Crefis segna infatti -2,5% per il Parma Dop pesante e -5,6% per i prosciutti generici. Per il “Parma” risulta però molto positiva (+18%) la variazioni tendenziale mentre è in discesa (-3,4%) per i prosciutti non tutelati. È infine importante rimarcare la conferma di un forte gap positivo (+23%) tra la redditività del Prosciutto di Parma e quella dei prodotti generici.