Battuta d'arresto per la suinicoltura. Dopo una fase positiva durata qualche mese, a ottobre i prezzi dei suini pesanti da macello sono calati. A Modena sono infatti stati quotati 1,442 euro/Kg, che significa un -4,9% rispetto a settembre. Grazie alle buone quotazioni precedenti però, il confronto tendenziale, ovvero con ottobre 2014, rimane positivo: +4%. E così a ottobre scende la redditività della suinicoltura italiana, anche per il concorso di causa dovuto al rialzo dei prezzi di mais e soia, le principali materie prime per l'alimentazione del suino. L'indice Crefis di redditività segnala dunque un -4,4% rispetto a settembre, mentre l'indice su base tendenziale rimane positivo a +16%. Il Crefis, lo ricordiamo, è il centro ricerche economiche sulle filiere suinicole dell'Università cattolica di Piacenza.

Macelli in vantaggio
Il calo dei prezzi dei suini spinge in alto la redditività della fase di macellazione. A ottobre l'indice Crefis su base congiunturale è infatti migliorato del 4,9%, aiutato anche dal contemporaneo aumento, seppur lieve, dei prezzi dei principali tagli freschi. Le cosce fresche pesanti per crudo tipico quotate dalla Cun (Commissione unica nazionale) tagli sono state scambiate a 4,482 euro/Kg per la tipologia pesante con una variazione del +0,2% rispetto al mese precedente e di un rotondo +10% rispetto all'ottobre dell'anno scorso. Una crescita dello 0,3% riguarda le cosce fresche pesanti per prosciutto generico, che si sono fermate a 3,592 euro/Kg, con una variazione tendenziale molto positiva a +16,8%. Scendono invece dello 0,9%, sia rispetto a settembre 2015 che nei confronti di ottobre 2014, le quotazioni dei lombi taglio Modena, arrivati a 4,460 euro/Kg.

Il sorpasso del prosciutto Dop
Ottobre è stato testimone di un forte miglioramento della redditività del Prosciutto di Parma Dop pesante, che finalmente è tornata a superare fisiologicamente la redditività del prodotto generico. Rispetto a settembre l'indice Crefis di stagionatura del Parma pesante è arrivato a +3,1; mentre il dato dei prosciutti non tutelati è sceso del 3,9%. Un vero balzo è poi segnalato dal dato tendenziale del Prosciutto di Parma arrivato a +22%; sempre positivo ma "solo" del +14% l'indice tendenziale per il prodotto generico. D'altro canto, ottobre ha visto prezzi in ascesa per il Parma pesante che è stato scambiato a 8,565 euro/kg per un +2,4% rispetto a settembre. Un buon momento per il mercato della Dop, che si legge anche nel dato tendenziale: +17,3% rispetto a ottobre 2014.