Anche Confagricoltura Emilia Romagna si appella all'Ue per la salvaguardia del settore zootecnico europeo.
Ci attendiamo politiche strutturali rivolte al settore suinicolo non solo straordinarie bensì di sistema al pari degli altri comparti agricoli – spiega Giovanna Parmigiani, presidente della Federazione nazionale di prodotto Carni Suine di Confagricoltura – non solo a vantaggio delle produzioni destinate al consumo di carne fresca ma anche a sostegno del suino pesante che rappresenta in Emilia Romagna la nostra eccellenza produttiva, da cui la trasformazione in tanti salumi Dop e Igp”.

L'attenzione è poi rivolta alla questione latte. “Chiediamo massima attenzione verso il settore lattiero-caseario, causa l'andamento negativo dei mercati e la congiuntura incerta dopo la fine del regime delle quote – continua la Parmigiani – a tal proposito l'indirizzo delle politiche Ue dovrebbe tendere a creare le condizioni per gestire meglio la produzione e renderla economicamente sostenibile, in particolare quella destinata alla lavorazione del formaggio Parmigiano-Reggiano, uno dei prodotti più esportati dal made in Italy agroalimentare”.

Viene poi auspicato da Confagricoltura Emilia Romagna un maggior sostegno al comparto delle carni bovini che soffre dei prezzi all'allevatore fermi da diversi mesi su livelli non remunerativi. I punti fondamentali della questione carne sono i prezzi agli allevatori troppo bassi e l'embargo russo, che ha completamente affossato l'export agroalimentare Ue.