E’ questo il succo delle proposte dell’assessore regionale di Sardegna all’agricoltura e riforma agro-pastorale, Elisabetta Falchi, recentemente esposte durante un incontro con allevatori ovini e trasformatori.
"E' nostro obiettivo dare una prospettiva di serenità agli allevatori e favorire investimenti equilibrati e corretti per tutta la filiera - ha spiegato la titolare dell’Agricoltura - Da una parte stiamo lavorando per favorire una pianificazione efficiente, con una giusta programmazione delle produzioni del Pecorino Romano. Dall’altra, per sostenere le imprese nel posizionamento nei mercati già raggiunti e conquistarne di nuovi, come Cina e Giappone. Vogliamo favorire - ha proseguito Falchi - la promozione dell’export attraverso una più attenta azione di marketing rivolta alle nostre produzioni di formaggi Dop: Pecorino e Fiore sardo".
Sullo sfondo c’è la ripresa del prezzo del latte alla stalla, che apre la strada ad un consolidamento della ripresa della vendita dei pecorini sardi, che è oggi trainata dalle esportazioni e dall’aumento del prezzo di questi formaggi, legato però alla eccessiva scarsità di prodotto trasformato.
Le vendite di formaggio pecorino e Fiore Sardo all’estero – secondo l’Ismea - hanno continuano ad aumentare nel corso del 2014, raggiungendo in dieci mesi il livello record di 111,2 milioni di euro (+9% rispetto al periodo gennaio ottobre 2013), anche se la performance straordinaria è da imputare esclusivamente agli elevati valori medi all’export (oltre 8 euro/kg, +14% rispetto al 2013).
Il notevole innalzamento dei listini del Pecorino Romano nel 2014 – che ha chiuso l’anno a 9, 20 euro al kg sul mercato nazionale ed 8, 41 all’export - ha già determinato un significativo recupero dei prezzi del latte ovino nel corso dell’intera campagna di commercializzazione 2014. E – secondo l’Osservatorio sulla filiera ovicaprina Laore – Ismea - le aspettative degli allevatori sono decisamente positive per la nuova annata: “In particolare, alla quotazione media di 85-90 euro per 100 litri raggiunta nel 2014, si prospetta un ulteriore recupero sul prezzo di oltre il 10%”,
Un maggior prezzo del latte che a questo punto dovrebbe però stabilizzarsi e consentire quegli investimenti produttivi negli allevamenti senza i quali non è pensabile un aumento dell’offerta di formaggi. La strategia di allargamento a nuovi mercati - per Pecorino Romano e Fiore Sardo - verso Cina e Giappone, ha la funzione di evitare che l’aumento dell’offerta di questi formaggi si ripercuota negativamente sui prezzi alla produzione e sul prezzo del latte, come già avvenuto nel biennio nero 2011/2012.
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Fonte: Regione Sardegna - Ismea - Osservatorio per la filiera ovicaprina Laore - Ismea
Autore: Mimmo Pelagalli