Dall'8 settembre sono partite per i suini inviati al macello le rilevazioni ufficiali basate su nuove regole di stima della carne magra. I nuovi parametri potrebbero escludere dal circuito Dop una parte consistente delle carcasse suine. Una conseguenza del progressivo spostamento della genetica in campo suino verso animali con una minore produzione di grasso. Già si registrano forti tensioni tra gli allevatori e all’interno della filiera.

La situazione
Agrinsieme (il coordinamento tra Cia, Confagricoltura ed Alleanza delle Cooperative agroalimentari) manifesta la sua preoccupazione per il persistere del silenzio da parte del Mipaaf (il ministero per le Politiche agricole) e delle Amministrazioni delle due principali regioni a vocazione suinicola sulla delicatissima questione relativa alla applicazione della nuova equazione di stima della carne magra per le carcasse di suino. Agrinsieme già lo scorso 7 agosto, giusto un mese fa, con una specifica lettera di attenzione al Ministero e dei due assessori all'Agricoltura di Lombardia ed Emilia Romagna, aveva ritenuto necessario evidenziare le implicazioni ed i possibili rischi per gli allevatori e le imprese conseguenti all’adozione della nuova equazione di stima, implicazioni riprese d’altra parte anche nella recente lettera inviata sulla questione da IPQ (Istituto Parma Qualità) ed INEQ (Istituto Nord Est Qualità).

La posizione di Agrinsieme

Abbiamo suggerito una pausa di riflessione - commenta Agrinsieme - proprio per permettere di sanare, nel frattempo, tutte le discrepanze rilevate nelle procedure applicative e per sperimentare metodiche alternative.” “E’ invece purtroppo trascorso un mese senza che noi ricevessimo risposta e se non si procederà rapidamente nel senso da noi auspicato - avverte ancora una volta Agrinsieme - gli allevatori e le imprese della filiera subiranno danni diretti ed indiretti davvero ingenti. Non possiamo correre questo rischio nell’interesse di una filiera chiave del nostro agroalimentare”.