La redditività degli allevamenti suinicoli è in recupero. Lo dice l'indice del Crefis (il Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole dell'università Cattolica di Piacenza,  diretto da Gabriele Canali) che in aprile ha visto una crescita dello 0,5%. Sembra poco, ma rispetto ad un anno fa la differenza è significativa, ben il 23% in più. Un risultato raggiunto grazie all'effetto combinato di due fattori, la ripresa delle quotazioni dei suini vivi (sia per le categorie “leggera” e “pesante”) e il calo dei prezzi delle materie prime per l'alimentazione. Così in aprile le quotazioni dei suini pesanti registrate dalla Cun (commissione unica nazionale) hanno raggiunto 1,442 euro/kg, quasi l'11% in più rispetto ad un anno fa. Positivo (+0,4%) anche il confronto con il mese di marzo. Aumenti più significativi (1,570 euro/kg, + 0,8%) si sono registrati per i suini leggeri, mentre i suinetti da allevamento hanno mantenuto fermo il loro prezzo a 2,96 euro/kg.

Bene anche i macelli
Contrariamente a quanto avviene di solito, ovvero flessione dei margini dei macellatori a fronte di un miglioramento dei margini della fase di allevamento, in aprile l'indice Crefis è positivo (+6%) anche per il segmento della macellazione. In questo caso il merito va al buon andamento di mercato dei lombi, collocati a prezzi crescenti.

Prosciutti in risalita
Note positive infine anche per la fase finale della filiera, quella della stagionatura dei prosciutti tutelati, che pure ha registrato in aprile una crescita del 5%. A beneficiare della buona fase congiunturale anche le produzioni generiche di prosciutti, sia per le cosce leggere (+ 1,3%) sia per le cosce pesanti (+ 1,1%). “Nel caso della tipologia leggera – puntualizza il direttore del Crefis, Gabriele Canali – la redditività dei prosciutti tipici continua a essere inferiore (di circa il 3,4%) rispetto a quella dei prosciutti non tipici. Per quanto riguarda la tipologia pesante , invece, l’indice Crefis dei prosciutti tutelati, ad aprile, era di oltre il 7% superiore a quello dei prodotti non tipici.