Si è tenuta ieri a Palazzo Pirelli la presentazione della Società Consortile per la gestione del “Distretto della filiera avicola lombarda” di cui Confagricoltura Lombardia è partner sostenitore.
Presenti al tavolo dei relatori oltre a Gianni Comati presidente della Frp avicola, anche l’assessore Gianni Fava, il presidente di Confagricoltura Lombardia Antonio Boselli, il vicepresidente nazionale di Confagricoltura Ezio Veggia, il professor Gabriele Canali e Mario Crescenti, in rappresentanza dell’Avicola Monteverde, soggetto capofila del nascente Distretto.

Obiettivo della nostra iniziativa – ha sottolineato Gianni Comati - un confronto proficuo tra tutti gli attori della nostra filiera per renderla sempre più competitiva, anche in relazione agli incrementi di consumi di questo tipo di carne già verificatisi negli ultimi anni e di quelli attesi nel prossimo futuro”.

Il professor Canali ha sottolineato la necessità di valorizzare le produzioni italiane del settore, anche rispetto alle forti importazioni dall’estero. Benché non goda di grande visibilità, ha ricordato il professor Canali, il settore avicolo rappresenta circa il 10% della produzione agricola regionale in termini di valore e compito del Distretto sarà quello di fornire risposte sugli aspetti in cui la filiera è, al momento, meno organizzata.

L’assessore Fava ha evidenziato come un terzo della produzione avicola nazionale si concentri in tre Regioni del Nord - Veneto, Piemonte e, naturalmente, Lombardia – e come il nuovo Distretto della filiera avicola introduca un'importante novità, essendo il primo distretto agricolo lombardo che vede un coinvolgimento diretto della Gdo, Grande distribuzione organizzata.

Infine il presidente di Confagricoltura Lombardia Antonio Boselli ha riportato l’attenzione sul tema delle importazioni e della concorrenza esercitata dai produttori stranieri: “Alla politica - ha detto - chiediamo di far rispettare le regole per porre i nostri imprenditori in condizioni uguali a quelle degli altri Paesi anche extra comunitari”.