Si chiama Wikipigs, ma qui di scandali non ce ne sono. E non c’è nemmeno Julian Assange a divulgarli, ma una rete di centri di ricerca internazionali (fra cui il Crpa di Reggio Emilia), che ha un solo obiettivo: rilanciare la ricerca scientifica in suinicoltura, in termini semplificati e dunque fruibili anche a chi una laurea specializzata in tasca non ce l’ha.
Grazie a Wikipigs, piattaforma interattiva online realizzata nell’ambito del progetto RTD2Farm e finanziata dall’Unione europea, sarà possibile consultare in rete un database che raccoglie i risultati delle più recenti ricerche scientifiche internazionali (l’indirizzo è: http://wikipigs.euceps.eu/). Gli obiettivi sono quelli di creare un flusso di informazioni utili e arrivare anche agli allevatori, operatori che quasi mai hanno una dimestichezza col linguaggio delle accademie e della scienza.

La ricerca diventa così condivisibile per tutti, grazie a fotografie, video, articoli, presentazioni, abstract, ma anche case history di realtà suinicole all’avanguardia.
Inoltre, nei prossimi giorni la piattaforma consentirà agli allevatori di confrontarsi e di accedere a materiale divulgativo predisposto per la formazione a distanza, in base alle reali esigenze di innovazione delle imprese.

“Wikipigs – spiega Paolo Ferrari del Crpa – consente di muoversi in tre differenti direzioni per reperire i dati: attraverso una ricerca full text su tutti i documenti; una ricerca avanzata, inserendo criteri specifici per gruppi di dati; una ricerca guidata che consente di navigare attraverso una mappa di parole chiave per definire l’ambito di ricerca preferito".
Il progetto RTD2Farm, acronimo che sta per "Condivisione di migliori pratiche e miglioramento della collaborazione europea nella ricerca, nel trasferimento tecnologico e nell’innovazione nelle scienze della produzione animale" punta a migliorare la divulgazione delle ricerche legate alle produzioni zootecniche. “Sono coperte – specifica Ferrari – le principali aree di interesse dell’allevamento: genetica, management aziendale e alimentazione”.

Del progetto fanno parte 11 partner e tre diversi Paesi: Italia, Austria e Belgio.