Anche quest’anno abbiamo dieci padiglioni occupati, dei quali tre interamente dedicati alla zootecnia, per un totale di 40mila metri quadrati coperti”. Sono questi i numeri della Fiera agricola zootecnia italiana, Fazi, di Montichiari (Bs). Lo sottolinea il direttore del polo fieristico, Ezio Zorzi nel ricordare l'appuntamento con la zootecnia e il territorio, per una manifestazione dedicata all’agricoltura in modo trasversale che si terrà il 15, 16 e 17 febbraio, al Centro fiera del Garda.
 

In una provincia come quella bresciana, che rappresenta una delle punte di diamante dell’allevamento “pesante” su scala nazionale, il ring della Fazi non poteva non accendere i riflettori su due eventi di primaria rilevanza.

Fra gli eventi clou di questa imminente 85ª edizione conquistano la scena la Mostra nazionale della razza Bruna, organizzata dall’Anarb (sabato 16 febbraio) e il Dairy show international open Holstein, dedicato alla frisona e organizzato col supporto dell’Anafi e delle Apa di Brescia e Verona (domenica 17 febbraio).
 

Le iscrizioni sono ancora aperte, ma si prevedono circa 300 capi iscrittiipotizza Zorzi - con la presenza effettiva di 250 capi per le due rassegne zootecniche. Sarà un’occasione di confronto e di crescita per gli allevatori”.

Grazie all’Aia sarà assicurato un palcoscenico anche per i comparti avicolo, cunicolo e per i cavalli di razza Haflinger e Maremmano.
 

La Fazi si conferma un punto di riferimento per l’agricoltura, con una specializzazione rivolta a tutti i comparti e ai soggetti che vivono l’agricoltura: imprenditori, veterinari, contoterzisti, allevatori, aziende multifunzionali, imprenditori nel segmento delle agroenergie.

Fra i temi caldi che verranno discussi, le previsioni per la suinicoltura, alle prese dallo scorso gennaio con la nuova normativa sul benessere animale, e con un'accelerazione dei costi produttivi causati dai rincari di mais e soia, aumentati rispettivamente del 23% e del 28% negli ultimi 12 mesi.

Quanto al settore lattiero, annuncia Zorzi, “la Fiera agricola zootecnica italiana sarà un parterre privilegiato per confrontarsi sul futuro, dal momento che col 1° aprile 2015 il regime delle quote scomparirà, per lasciare spazio al libero mercato”.